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La difficile scelta tra Bio o tradizionale?

mangiare biologicoAttraverso l'alimentazione proteggiamo il nostro benessere e il nostro stato fisico. Per questo i prodotti biologici hanno scaturito l'interesse di chi dal cibo cerca sicurezza, naturalità e salute e condanna i metodi tradizionali di produzione. I prodotti biologici hanno dimostrato la loro sicurezza e la loro bontà, ma è proprio vero che gli alimenti "normali" siano da condannare? 

 

Il termine "biologico" associato ad alimentazione non ha bisogno di presentazioni...ma è meglio rinfrescare le idee. Da quando è sorta la consapevolezza che molti tra i prodotti di cui ci nutriamo soffrono di scarsa naturalità il biologico è divenuto sinonimo di sano, sicuro, originario...e speriamo che non rimanga solo una trovata pubblicitaria o ancor peggio una moda del momento. A pensarci bene fa sorridere l'idea di dover scegliere una melanzana bio, una bistecca naturale, un uovo di allevamento a terra: ma perchè, i prodotti non firmati "bio" di cosa sono fatti? Eppure nel corso della storia alimentare sono stati molti gli esperimenti sugli alimenti finalizzati all'iperproduttività di cui spesso non si conoscono le conseguenze. Prima ancora di essere sani i prodotti biologici possono essere definiti come tutti quegli alimenti da quando nascono a quando arrivano sulle nostre tavole non vengono mai a contatto con pesticidi e additivi chimici nocivi all'uomo e all'ambiente, fanno uso di tecniche di allevamento e nutrizione naturali e trasformati mantenendo inalterate le proprietà organolettiche e l'equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine che sono per noi gli elementi nutrizionali essenziali. In fondo non spetta solo ad una zucchina essere coltivata in terreni aperti senza pesticidi, ma anche ad una gallina essere nutrita con mangimi specifici e fatta scorazzare liberamente. E' presumibile perciò che da alimenti biologici possiamo ricavare maggiori benefici per la nostra salute e il nostro benessere. Gli alimenti biologici si sono dimostrati privi di residui da fitofarmaci; le tracce di agrofarmaci contenuti nelle urine dei bambini scompaiono dopo pochi giorni di alimentazione biologica; hanno un contenuto più elevato di antiossidanti e nutrienti; la qualità del terreno è un fattore chiave per permettere alle piante di produrre da sole molte più sostanze protettive che hanno un effetto contro insetti, funghi e batteri. Se vuoi saperne di più leggi i risultati scientifici degli studi sul biologico. Secondo le stime della Coldiretti, nel corso del tempo è avvenuto un netto aumento dei consumatori abituali di alimenti biologici, del 23%, toccando quota 8 milioni, per un giro di affari complessivo pari a 2,5 miliardi di euro. Dati interessanti, in un settore dove l’Italia ha la leadership produttiva europea con circa 50 mila imprese coinvolte per un milione di ettari coltivati. La garanzia di acquistare un prodotto bio è data dall’etichettatura che, per legge, deve riportare: il nome dell’organismo di controllo autorizzato, e suo codice, preceduto dalla sigla IT (Italia), il codice dell’azienda controllata, il numero di autorizzazione ministeriale, la dicitura “organismo di controllo autorizzato con D.M. Mi.R.A.A.F. (numero e data) in applicazione del Reg. CEE n.2092/91”. Ma è poi così dimostrabile l'assoluto beneficio dei prodotti biologici rispetto a quelli da produzioni tradizionali? E se in realtà questa differenza non sussistesse? Non sarebbe il caso di lanciare l'ennesima caccia alle streghe. E' vero che in passato è stato fatto un abuso di sostanze e di tecniche al limite dell'immaginario ma la scienza ha fatto passi da gigante anche nello sviluppo di sostanze chimiche tollerabili. Se vuoi saperne di più leggi un parere diverso sui prodotti biologici.

Uno studio contro

Uno studio a favore

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