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Fare una dieta: attenzione all'effetto yo-yo

Fare una dieta yoyoVogliamo fare una dieta che ci permetta di dimagrire e per qualche settimana riusciamo a rinunciare alle cose che più ci piacciono, in particolare ai dolci e ai carboidrati. Tagliamo su tutto, passiamo con il fiato sospeso queste giornate ipocaloriche perché ci siamo impegnati seriamente a fare una dieta. E dimagriamo. Dimagriamo quanto ci aspettavamo, forse anche di più. E via a vestiti aderenti, e un programma di mantenimento che non ci attrae neanche un po', con il risultato che l'abbandoniamo cercando di mantenerci da noi.

Ma quando arriva il primo invito in pizzeria, il primo invito al ristorante... come fare a dire di no? Tanto siamo magri, il bis possiamo farlo. Eppoi una sola volta non può farmi niente, pensiamo, e se è per questo neanche due. E senza neanche accorgercene in capo a un mese abbiamo ripreso quei chili di troppo che avevamo perso con tanta fatica.

E ora che si fa? Dopo un periodo menefreghista, decidiamo di voler daccapo fare una dieta, ma stavolta abbiamo un piano: dimagriamo con più sforzo, e quando finalmente torniamo ad avere dei risultati decidiamo, per mantenere la linea, di tenerci a stecchetto dal lunedì al venerdì, per poi concederci liberamente dei peccati di gola nel week end. 

Una disciplina un po' troppo ferrea, e alla lunga logorante. Se ti riconosci nei comportamenti sopra descritti, sappi che tu come molti altri milioni di persone siete vittime del cosiddetto effetto yo-yo della dieta. Ovvero: fare una dieta, perdere peso e poi riprenderlo. In una catena sempre più stressante e ridicola, che ci porta a fare una dieta dopo l'altra, a volte anche una diversa dall'altra, per poi mettere su chili quando allentiamo un po' il freno.
Per non parlare della soluzione drastica: dal lunedì al venerdì ci mortifichiamo per poi mangiare liberamente il sabato e la domenica, con una vera e propria fame da astinenza fisica. Proprio come se fossimo dei drogati.

E infatti i meccanismi sono gli stessi: durante i cinque giorni in cui ci tocca mantenerci accusiamo stress, ansia e sintomi da cristi di astinenza, che si placano a partire dal sabato. Uno studio della Boston University punta così il dito sull'alimentazione a intermittenza, colpevole, secondo quanto affermano i ricercatori, di renderci "schiavi del cibo".

E sì, perché, anziché essere una cosa naturale, l'alimentazione si irrigidisce a uno schema a cui pensiamo ossessivamente: per non fare una dieta, l'ennesima, preferiamo tirare il fiato nei cinque giorni, mangiando poco e male, e in particolare facendo rinunce. Con il risultato, che, appena arriva il sabato, ci abbandoniamo alle scorpacciate e alcuni di noi tendono proprio ad abbuffarsi. Pentendosene subito dopo e aspettando il lunedì per riparare.

La domanda allora è: quanto si può reggere, vivendo male cinque giorni e bene (o così crediamo) solo due? Secondo gli esperti poco, tanto che presto o tardi abbandoneremo anche questa situazione di comodo e riprenderemo peso, fino al tentativo di fare una dieta (che sia l'ultima, eh?). 

I ricercatori hanno infatti fatto uno studio su un gruppo di topi, scoprendo che, costretti a rinunciare a certi cibi (in particolar modo a quelli dolci, in particolar modo al cioccolato che sembra dare dipendenza come il fumo e l'alcol) sviluppavano i sintomi della cristi di astinenza. Mentre, messi di fronte al cibo prima vietato, mostravano un aumento della corticoliberina, l'ormone di liberazione della corticotropina (dall'inglese corticotropin-releasing factor), un neurotrasmettitore coinvolto nella risposta allo stress che influenza il funzionamento dell'amigdala, la parte del cervello coinvolta nei processi neurologici come paura, ansia e stress.

E allora come fare? Una buona soluzione potrebbe essere, se vogliamo fare una dieta per perdere peso, cercare di parlare a cuore aperto con il dietologo e trovare soluzioni meno drastiche che non ci rendano stressanti le rinunce. Una volta che siamo in mantenimento, invece, evitare il trucco della dieta settimanale, con tagli a tutto, per arrivare sani e salvi ad abbuffarci nel week end.

Primo perché tendiamo a mangiare di più e secondo perché non sentiamo neanche il sapore di quello che ci piace, ma solo l'odore della nostra "fame". 

Link utili: 

Le diete estreme creano dipendenza da cibo

Diete yoyo, troppe rinunce

Che cos'è l'effetto yoyo

La dieta metabolica

 

 

 

 

 

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