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radiestesistaFocus sulla disciplina della radiestesia e sulla figura del radiestesista

La radiestesia, ovvero quella disciplina che, molto lontana da essere l'ultima moda in fatto di benessere, sta guadagnando sempre più credito tra le persone proprio per le sue origini lontane. Basandosi sulla sensibilità alle radiazioni vibrazionali, la radiestesia è un modo per conoscere se stessi e il mondo intorno a noi. Un modo per "sentirsi". Per saperne di più, abbiamo posto qualche domanda a Ruggero Moretto, Ricercatore, Terapeuta Radionico e Radiestesista nonché
Reiki Universal Master e Biopranoterapeuta Qualificato.   

1) Innanzitutto ci dia una definizione di radiestesia per non adepti.
La parola “Radiestesia” deriva dal latino "Radíus " (raggio) e dal greco 'Aisthesis " (sensazione). La radiestesia è quella pratica (o arte) che permette al radiestesista di captare, per mezzo degli strumenti detti "radiestesici" le vibrazioni di stimoli e le radiazioni emesse da cose, persone, animali, terreni, intenzioni, pensieri .. e tutto ciò che il radiestesista concepisce.
 
2) Quali sono questi strumenti che utilizza il radiestesista?
I principali strumenti radiestesici sono: pendoli, biotensori, la baguette. Poi ogni radiestesista cerca sempre di "personalizzarsi" con l'esperienza i propri strumenti.
 
3) Quali sono i vantaggi della pratica radiestesica?
Mediante la radiestesia, ciascun praticante ha la possibilità nel suo piccolo di scegliere la "miglior strada", "scelta" o "soluzione" da intraprendere su ciò che si propone, traendo da essa il giusto nutrimento vitale, prevenendo come conseguenza l'insorgere di qualsiasi disarmonia interna, esterna, fisica, materiale, mentale e spirituale che può abbassare la qualità della nostra vita. In sostanza per riassumere la radiestesia ci puo proporre quanto segue:
Come, dove, su cosa e in che modo vuoi che sia reso manifesto il tuo benessere?
 
4) Quale formazione deve avere un radiestesista?
Innanzitutto deve praticare con costanza la "meditazione" o comunque una valida tecnica che gli permetta il controllo mentale. Dopodiché, per la parte "pratica" personalmente ho realizzato dei seminari in 3 livelli, quindi un seminario di base, uno intermedio (o avanzato) per concludere col Master. Di solito le sole informazioni del seminario di base consentono già al neo-radiestesista di trarre molti vantaggi sul piano personale ed evolutivo. Ovviamente i risultati dipendono sempre dal tempo e dalla passione che si dedica alla pratica. Inoltre, sul sito http://www.biolifestyle.org/it  è possibile scaricare gratuitamente i manuali dei seminari di radiestesia, dove pari passo conducono in modo chiaro il neofita a prendere dimestichezza con gli strumenti radiestesici, tenendo conto di ogni aspetto non solo pratico, ma anche etico e morale.
 
5) Cosa ne pensa delle ricerche scientifiche che non conferiscono validità scientifica alla radiestesia?
Esistono molti ricercatori nel mondo che con diversi approcci (e molto spesso privatamente) hanno come missione di dimostrare scientificamente che queste pratiche altro non sono che "un modo come un altro" per approcciare e per meglio "approssimarsi" all'esistenza. In Italia credo siamo ancora a questi livelli, mentre nel resto del mondo occidentale già da tempo si sente parlare di "quantistica" o di scienza "dei quanti" applicata alla vita di tutti i giorni; personalmente ritengo che non si debba più parlare di "scienza" ma di "coscienza", o meglio, di scienza della coscienza che comunque non potrà mai essere una scienza accreditata (se di quella classica stiamo parlando). 
 
Articolo redatto con la consulenza di
Ruggero Moretto
Ricercatore, Terapeuta Radionico e Radiestesista
Reiki Universal Master e Biopranoterapeuta Qualificato

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Studio: Via Roma 5 22045 Lambrugo (Como)
Cell.: Tel. 339 3884301
 
 

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