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Oro sulle tavole 
olio e salute

La scelta del condimento con cui accompagnare i cibi della nostra alimentazione non è solo una questione di gusti. Anche i condimenti come l'olio producono effetti sul nostro benessere e devono essere scelti in base alle nostre condizioni di salute. L'olio è l'alimento che preferiamo? Vediamo a chi fa bene.

 

 

E' vero che l'olio è più visto come l'oro delle nostre tavole ma possono esserci delle condizioni che ne richiedano un uso limitato o l'uso di un particolare tipo piuttosto che di altri...oppure la situazione che tutti auspichiamo, che possiamo gradire la compagnia dell'olio in ogni caso!

L'olio è spesso messo in contrapposizione con il burro, l'atro grande tipo di condimento con cui accompagnare le nostre pietanze. Senza impelagarci in questioni tipo meglio olio o meglio burro, ci limitiamo a descrivere le principali differenze dei due alimenti. Dalla vecchia definizione di olio d'oliva ottenuto dalla spremitura delle olive si parla di olio ormai per tutti i tipi di grassi allo stato liquido sia di origine animale che di origine vegetale. Quelli animali sono prevalentemente ricavati da animali marini e contengono vitamina D e altre vitamine liposolubili. Quelli vegetali sono naturalmente ricavati da semi, frutti e carriossidi. Se vuoi saperne di più scopri i vari tipi di olio. Il burro è prevalentemente grasso di origine animale, ricavato dalla parte lipidica del latte. È un alimento ricco di vitamina A e di sali minerali e, come tutti i grassi animali, ha un elevato contenuto di colesterolo

Ma l'olio è davvero così ricco di vitamine e utile per la nostra salute o ci sono delle controindicazioni nel suo uso?

In caso di celiachia. Chi è affetto da morbo celiaco deve rassegnarsi all'idea di eliminare completamente e in modo permanente dalla propria dieta il glutine: sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. Non è facile questa distinzione in quanto i cereali non permessi ai celiaci si ritrovano in moltissimi prodotti alimentari ed il rischio di contaminazione accidentale da glutine è spesso presente nei processi di lavorazione dell’industria alimentare. In compenso gli oli vegetali, olio d'oliva extravergine, olio d'oliva, di arachidi, di soia, di mais, di girasole, di vinaccioli, di noci, ma anche sott'olio e olive sono alimenti consentiti a chi soffre di celiachia. Gli oli di semi vari e prodotti per friggere invece sono classificati come "cibi a rischio".

In caso di colesterolo alto. Se i livelli di colesterolo cattivo sono davvero preoccupanti è il momento di seguire una dieta controllata e finalizzata la controllo di questi valori. Da limitare sicuramente i grassi saturi ma per arrivare a coprire il 30% del fabbisogno giornaliero di grassi è opportuno approfittare di grassi monoinsaturi come olio di oliva extravergine ma limitare i cibi contenenti ingredienti con la dizione generica di grasso vegetale o olio vegetale. 

In caso di diabete. Non ci dimentichiamo mai di ribadire che il diabete è un gruppo di malattie caratterizzato da eccessiva concentrazione di zucchero nel sangue, causato da un difetto della azione o secrezione dell’insulina. Nel caso del diabete Mellito, quello di tipo 2, il più diffuso, l'approccio terapeutico è rappresentato da una dieta su misura che prevede tra l'atro il consumo del 30% massimo di grassi monoinsaturi, come l’olio di oliva. Il cambiamento dello stile di vita dovrebbe includere, inoltre, una dieta povera di grassi saturi e colesterolo, ma ricca di frutta, vegetali e fibre.  

Dieta senza glutine

Colesterolo alto 

A tavola con il diabete  

 

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