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persone obesePersone obese, la chirurgia plastica può aiutare?

L’obesità, o polisarcia adiposa, è la condizione che si verifica quando abbiamo un eccesso di massa grassa che oscilla intorno al 17% nel maschio e 25% nella donna; si rende evidente nella persona quando è superiore al 20% del peso forma. Cosa può fare la chirurgia plastica per le persone obese? Molto e secondo molti aspetti, che ci vengono spiegati in questo articolo dal dr. Luca Piovano, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica di Roma. 


La Chirurgia Plastica cura le persone obese?

Il trattamento dell’obesità non è essenzialmente d’esclusivo appannaggio del Chirurgo Plastico.

E’ un trattamento multidisciplinare in cui sono coinvolti il Clinico, ed in primis il Medico di Famiglia, l’Endocrinologo, il Dietologo, lo Psicologo, il Chirurgo Generale, il Fisiatra, ecc. La chirurgia plastica non fa dimagrire, “modella”. Togliendo i tessuti in eccesso (adiposo, cutaneo, ecc.) rimodellando il corpo, migliora la qualità di vita delle persone obese: sia sotto l’aspetto fisico (diminuendo il sovraccarico dei vari organi) che psichico (migliorando il rapporto con il proprio corpo).


Quando interviene la chirurgia plastica?

L’intervento del chirurgo plastico nelle persone obese può esser così suddiviso:

 

PRIMA DEL DIMAGRIMENTO l’intervento di chirurgia plastica è considerato un atto terapeutico iniziale nel trattamento riabilitativo delle persone obese. I pazienti obesi “refrattari” così, vedendo un rapido miglioramento, anche se parziale, della propria immagine corporea sono portati a perseverare nel regime dietetico, arrivando a risultati che sembravano irraggiungibili prima dell’intervento chirurgico.


DOPO IL DIMAGRAMENTO l’intervento è volto ad eliminare la flaccidità e l’eccesso cutaneo residuo nelle persone obese che hanno subito un dimagrimento. Tali deformità, tanto più evidenti, quanto più drastico è stato il calo ponderale, quasi sempre si presentano contemporaneamente nello stesso individuo concorrendo a realizzare un insieme di imperfezioni che sfigurano il fisico, distorcendo l’immagine corporea di se stessi e limitando la persona nelle attività sociali e nei rapporti interpersonali. In definitiva, il soggetto pur non essendo più obeso, è ancora deluso in quanto è ben lungi dall’aver raggiunto una condizione di benessere psico-fisico.


Quali sono gli interventi chirurgici più richiesti dalla persone obese o ex-tali?

La correzione chirurgica del contorno corporeo (Chirurgia Bariatrica) comporta tattiche chirurgiche diverse il cui obiettivo finale è il ripristino della tonicità cutanea e/o la riduzione dei volumi, il tutto, nel rispetto dell’entità anatomo-morfologica delle strutture implicate nella correzione.

 

L’intervento di addominoplastica è indicato per migliorare lo sconforto fisico associato ad un pannicolo dermo-adiposo addominale in eccesso, “grembiule addominale”, talvolta complicato da una rilassatezza della parete addominale. Oltre che a migliorarne la sua forma tende a restituire un profilo naturale ed un rapporto normale tra: torace-addome-arti inferiori.

L’intervento trova indicazioni nei seguenti casi:

presenza di dolori alla schiena ed alle spalle indotti dall’eccessivo peso dell’addome;

irritazioni croniche cutanee della regione pubica;

restrizione dell’attività fisica e sessuale, dovuta all’aumentato volume e peso del grembiule addominale;

insoddisfazione della propria immagine corporea in relazione alle dimensioni del proprio addome.

L’intervento di riduzione può esser praticato a qualsiasi età, dopo la pubertà. Ciò nonostante molti decidono di intervenire dopo eventuali dimagramenti, prefiggendosi la correzione d’eventuali modificazioni. L’intervento comporta una cicatrice che è localizzata in regione sovrapubica trasversalmente e si estende ai fianchi.
 

La riduzione mammaria è indicata per migliorare lo sconforto fisico associato ad un seno enormemente aumentato di volume. Oltre che a migliorarne la forma serve a restituire un profilo naturale ed un rapporto normale tra: torace-mammelle-areole.L’intervento trova indicazioni nei seguenti casi:

mammelle troppo grandi rispetto alle proporzioni del corpo;

seno pesante e pendente;

diversità di forma e volume tra le due mammelle;

presenza di dolori al collo, alla schiena ed alle spalle indotti dall’eccessivo peso delle mammelle;

irritazioni croniche cutanee del solco sottomammario;

restrizione dell’attività fisica dovuta all’aumentato volume e peso delle mammelle;

presenza di un danno evidente da “spallina”;

insoddisfazione della propria immagine corporea in relazione alle dimensioni del proprio seno.

Nelle persone obese tale dimorfismo si manifesta con l’accumulo di tessuto adiposo in questa regione, tale da prender forma di una vera e propria mammella (pseudo-ginecomastia).                                                    

 

La flaccidità cutanea delle cosce/braccia associata o meno a lipodistrofia è motivo d’inestetismo che il più delle volte affligge le persone obese donne ed ancor più ex-obese.

Tale dismorfismo può presentarsi nell’obesità con accumulo/riduzione distrettuale d’adipe. 
Il Lifting delle cosce/braccia ha come obiettivo quello di rendere rispettivamente le cosce e le braccia più armoniose nel contesto delle proporzioni del rapporto tronco/arti inferiori e superiori.Può essere associato a liposcultura, la dove, oltre ad una accentuata lassità cutanea, sussista una lipodistrofia localizzata
 
La correzione chirurgica prevede essenzialmente la riduzione del volume e l’aumento del tono cutaneo. 
 

Quali sono i rischi della chirurgia plastica nelle persone obese?

Le persone obese sono pazienti a rischio; i loro organi ed apparati lavorano al limite delle rispettive riserve funzionali e quindi sono meno capaci di rispondere al sovraccarico che si verifica in seguito ad un trauma chirurgico. (trauma, anemia, ipovolemia, ipoventilazione).  Quindi occorrerà preparare il soggetto all’intervento sia dal punto di vista clinico, stabilizzando i parametri vitali, sia psicologico considerando le sue aspettative.

La programmazione chirurgica segue un’attenta valutazione del soggetto, una preparazione del paziente, sino ad una stabilità ponderale, e quindi una pianificazione del trattamento da eseguire in uno o più sedute operatorie.

 

Gli interventi sulle persone obese sono compatibili con il SSN?

Il Servizio Sanitario Nazionale ammette gli interventi non a fini puramente estetici ma solo quando la dismorfofobia costituisce un evento patologico.

 

Si tratta d’interventi importanti, ci saranno grandi cicatrici residue?

Tutti gli interventi chirurgici lasciano cicatrici. Spesso si sente dire che la chirurgia plastica non lascia cicatrici. Queste ci sono, ma sono fatte dal Chirurgo Plastico con alcuni accorgimenti per renderle meno visibili a partire dal tipo d’incisione, al loro posizionamento, al tipo di sutura, ecc.. Infine residuano cicatrici filiformi tali da non disturbare.Per esempio la cicatrice residua dopo un’addominoplastica è posizionata nel solco sovrapubico, assimilabile ad una cicatrice da taglio cesareo leggermente allungata, ecc. In ogni caso molti studi recenti hanno messo in evidenza che un ottimo modo per risolvere il disagio delle persone obese è un intervento integrato basato sull’apporto di diverse figure professionali: Medico di Famiglia, Dietologo, Chirurgo Generale, Chirurgo Plastico, Fisiatra, infine lo Psicologo che seguirà il paziente lungo tutto il percorso terapeutico.


Articolo a cura del Dott. Luca Piovano

Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

  Libero Professionista – Roma

00152 Roma - Circ. Gianicolense, 143

Telefono: 06 53 65 85 - Fax: 06.58.27.294

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WEB: www.lucapiovano.it

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