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Allergie aprileAprile: il mese delle allergie

Aprile è un mese ad alto rischio allergie. Sono molte le piante e i pollini in circolazione ad inizio primavera, graminacee in testa. Spesso è proprio ad aprile che i soggetti allergici riscoprono i sintomi tipici da allergia: lacrimazione agli occhi, prurito, tosse e starnuti a raffica, naso gonfio, sfoghi cutanei, congiuntivite, rinite allergica e asma bronchiale. Ma quali sono le principali allergie stagionali che interessano il mese di aprile? E' troppo tardi per il vaccino?

Sono 6 milioni gli italiani (il 10% della popolazione) che soffrono di allergia stagionale, donne e giovani in primis e moltissimi bambini (1 su 3 è sensibile ai pollini).

E se ad aprile a impensierire gli allergici scatenando infauste reazioni sono principalmente le graminacee, è anche vero che non sono le uniche responsabili delle allergie primaverili: è in fioritura dell’ulivo, fortemente allergizzante, ma anche assenzio e ambrosia.

La colpa, in ogni caso, non è solo delle piante: certo, i pollini sono un forte elemento scatenante, eppure l'impatto stesso dei pollini peggiora a causa dello smog, delle polveri sottili, dell'inquinamento che va a legarsi alle micro particelle in giro nell'aria.

I soggetti allergici si preparano a combattere la solita guerra armati di spray nasali, fazzoletti, antistaminici e colliri. E il vaccino?

Il vaccino anti allergie stagionali è utilissimo, ma deve essere fatto preventivamente: in primavera è tardi; per avere un buon effetto dal vaccino, sia esso sub-linguale o la classica iniezione, questo andrebbe fatto almeno a distanza di una stagione e protratto - come prassi - per alcuni anni. Consiste nell'assumere l’allergene scatenante in dosi crescenti, così da abituare il corpo poco alla volta a contenere le sue reazioni.

La primavera risveglia la natura assopita, fioriscono le piante e con la fioritura è un fiorire di allergie, in coninuo aumento negli ultimi anni.

Gli allergeni si fanno più aggressivi o siamo noi ad essere più deboli? Il sistema immunitario fa le bizze  con una produzione eccessiva di istamina; ma perché questo accade solo in alcune persone e perché aprile è un mese NO per le allergie da polline?

Alcuni fattori possono predisporre alle allergie: infezioni virali frequenti da bambini, vivere in zone profondamente inquinate, l'aver assunto molto spesso antibiotici (indebolendo le naturali difese) .

Aprile, grazie alle infiorescenze tipiche, è un mese particolarmente ricco di pollini - e quindi scatenante allergie -.

 

Sono allergico al polline?

Per scoprire un'allergia al polline ed individuare l'allergene responsabile dei fastidiosissimi sintomi, è possibile effettuare semplici esami: il Prick test (che consiste nel vedere l'effetto che scatena sulla pelle il contatto con piccolissime dei più comuni allergeni), e il Rast (che scova eventuali anticorpi contro i pollini tramite un prelievo di sangue).

Individuato il polline e l'allergene che ci provoca tale spropositata reazione sarà utile  conoscerne i periodi di maggiore diffusione. Olmo, nocciolo, betulla, graminacee, quercia, pioppo, ortica, faggio, etc.


Gia', ma come monitorare i pollini per tenere sotto controllo l'allergia?

Ecco un utilissimo sito dedicato al monitoraggio di pillini e allergeni

Il Meteo-Polline on line

 

Altri link utili

http://www.asmaeallergia.it/

http://www.allergia2000.it/

http://www.allergiarespiratoria.it/

http://www.allergia.it/

 

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