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Secondo uno studio americano l’assorbimento del cadmio puo’ causare gravi patologie a carico del fegato
 


Il cadmio è un metallo utilizzato nell’industria per la fabbricazione di molti prodotti (pile, vernici, cavi elettrici); è inoltre presente nel tabacco.
Come altri metalli pesanti (piombo, arsenio, nichel) il cadmio contamina l’ambiente e ha effetti tossici per l’organismo umano; il suo assorbimento puo’ infatti causare patologie di varia natura: diabete, tumore, infarto.
Un nuovo studio ha messo in evidenza lo stretto legame tra alti livelli del metallo nell'organismo e il rischio di morte per patologie a carico del fegato.
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha sottoposto circa 12 mila soggetti ad un test delle urine e a test ad ultrasuoni utilizzati nella diagnosi di patologie del fegato.
Dal confronto tra i dati sul livello di cadmio presente nelle urine e i risultati dei test sul fegato è emerso che l’assorbimento del cadmio puo’ causare con più probabilità alcune malattie a carico del fegato, tra cui la steatoepatite non alcolica e la steatosi epatica non alcolica.

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