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Epatite A: cause, cure e prevenzione

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L’epatite A è un’infiammazione acuta del fegato che si manifesta quando si contrae il virus HAV. Il virsu HAV che causa l’epatite A è un piccolo agente virale di 27 nm di diametro con un periodo di incubazione di 15-50 giorni e che in Italia contagia circa 1500 persone l’anno.

 

Trasmissione e sintomi

La trasmissione dell'epatite a è maggiormente alta in luoghi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono scarse, ma il contagio avviene anche mangiando molluschi come cozze e mitili che soggiornano e filtrano acque inquinate, tramite rapporti sessuali con penetrazione anale o orale,  e molto più raramente con la trasmissione percutanea.
I soggetti che hanno contratto l’epatite A tendono a manifestare nausea, febbre, feci chiare e ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi), ma in alcuni individui questa malattia è asintomatica comportando una più difficile individuazione di questa infiammazione, che se non identificata e curata può anche causare la morte dei soggetti affetti.  



Prevenzione

Il modo più semplice per evitare di incorrere in questa malattia è cercare di mantenere un’alta igiene personale e soprattutto lavarsi spesso le mani quando si frequentano posti molto affollati e soprattutto quando si adoperano i servizi igienici dei luoghi pubblici. Inoltre è consigliabile lavarsi le mani o gli oggetti adoperati nei rapporti sessuali, specialmente dopo la penetrazione anale.
Per evitare di prendere l'epatite A è possibile vaccinarsi e il vaccino è particolarmente consigliato se si hanno rapporti sessuali con molti partner senza la protezione del preservativo e soprattutto con penetrazione anale o se si sta per affrontare un viaggio in paesi in cui l’epatite A è endemica. Il vaccino consiste in una puntura intramuscolare nel braccio che deve essere ripetuta per due volte nell'arco di sei mesi. Al vaccino non sono mai state segnalate reazioni gravi o gravi controindicazioni, inoltre il vaccino inizia a proteggervi già dopo 14-21 giorni dalla prima somministrazione e la dose di richiamo conferisce una protezione per oltre 10 anni.


Cure Epatite A

Purtroppo non esiste una cura contro l’epatite A, l’unica possibilità è l’assunzione di  gammaglobuline standard (anticorpi) entro 7-14 giorni dal contagio, ma se i sintomi sono comparsi questa strada non è più percorribile e si tende semplicemente a monitorare la malattia aspettando che regredisca spontaneamente. Siccome l’epatite A è un’infiammazione acuta del fegato, ai pazienti che l’hanno contratta viene consigliato di iniziare a seguire delle norme riguardanti l’alimentazione. Infatti, si devono evitare i cibi grassi come i fritti e preferire alimenti facilmente digeribili come frutta o verdura, non assumere sostanze alcoliche e iniziare a evitare pasti abbondanti in favore di diversi spuntini all’interno della giornata.


Approfondimenti: 

portale dell'epidemiologia

Vaccino

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