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Febbre Tifoide

vaccino febbre tifoideLa febbre tifoide, spesso chiamata anche tifo addominale, è una malattia batterica provocata dal batterio Salmonella Typhi che è diffuso principalmente in situazioni di degrado ambientale e dove può riprodursi nell’acqua inquinata o nei molluschi marini che si trovano in acque contaminate, nel latte e può diffondersi anche tramite le mosche che spesso fungono da trasmettitori passivi.

Questo batterio si trasforma in infezione unicamente all’interno del corpo umano ed è una malattia che va immediatamente curata in quanto, anche se solo nel 10% dei casi, può causare la morte.
La febbre tifoide si trasmette principalmente da uomo a uomo tramite il contatto con sangue o feci infette, o ingerendo una delle sostanze contaminate dal batterio.

Sintomi
Chi è stato contaminato dalla febbre tifoide manifesta febbre, stato generale di debolezza, scarso appetito, mal di testa, esantemi sul tronco chiamati roseole e gravi disturbi gastrointestinali. Se la malattia non viene diagnosticata e curata oltre questi sintomi sopraggiungono anche aumento della febbre, polmonite, bradicardia e epatosplenomegalia (aumento consistente del volume del fegato e della milza). La diagnosi di febbre tifoide si effettua sul sangue e/o sulle feci con la ricerca della salmonella.
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Prevenzione
Come per proteggersi da tutte le malattia infettive, le regole da applicare sono le stesse e cioè lavarsi spesso le mani, evitare di bere acqua non purificata o bevande con ghiaccio in paesi scarsamente igienici, evitare di mangiare cibi crudi e frutta non accuratamente sbucciata se ci si trova in uno dei paesi in cui la febbre tifoide è diffusa, non entrare in contatto con feci o sangue di persone contaminate.
Se si sta per affrontare un viaggio in uno dei paesi considerati a rischio, cioè in cui è diffuso il batterio che causa la malattia, è consigliabile effettuare il vaccino. Il ciclo di vaccinazione deve essere intrapreso una settimana prima della data prevista per la partenza.

Cura
La febbre tifoide viene trattata tramite la somministrazione di antibiotici e si devono prendere particolari precauzioni per evitare il diffondersi del contagio. I pazienti che risultano essere stato infettati dal batterio Salmonella Typhi sono contagiosi dall’emergere della malattia fino alla prima settimana di convalescenza e il periodo di incubazione della malattia può variare dai 3 giorni ai 3 mesi a seconda dello stato di progressione dell’infezione
Approfondimenti
Febbre tifoide, centro iss
Febbre tifoide , documento del dipartimento della salute del governo



 

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