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Alimenti indice glicemicoIl ruolo dell'indice glicemico dei cibi nella dieta

L'indice glicemico di un alimento, scoperto dal Dr. David Jenkins, indica la capacità di innalzare il livello di glucosio nel sangue propria di ogni cibo. Gli alimenti a basso indice glicemico fanno alzare lentamente la glicemia, consentendo una metabolizzazione ed un'assimilazione corretta degli zuccheri e dei carboidrati. I cibi ad alto livello glicemico, invece, inducono il pancreas a produrre una quantità eccessiva di insulina, generando uno squilibrio per il fisico e favorendo l'insorgenza di patologie come diabete e obesità.

Ecco una tabella riassuntiva dell'indice glicemico dei principali alimenti:

Ananas
 59
Arancia  46
Banana
 70
Biscotti secchi
 65
Brioches
 68
Carote
 47
Cereali raffinati  91
Cereali integrali
 43
Coca cola
 58
Cracker  da 52 a 98
Fruttosio
 19
Latte
 30
Mela
 da 28 a 44
Miele
 da 32 a 95
Pane integrale
 55
Pane bianco
 da 30 a 110
Pasta secca  52
Patate bollite
 da 56 a 101
Pera
 38
Riso  da 48 a 112
Yogurt magro bianco         
 15
Yogurt alla frutta
 42

I valori non sono assoluti, ma variano in base alle cotture, al tipo di coltivazione e raccolta degli alimenti, ai condimenti.
L'aceto, ad esempio, è un ottimo alleato per tenere sotto controllo l'indice glicemico.

La dieta a zona, il metodo Montignac puntano proprio sul controllo dell'indice glicemico per perdere peso e anche alcuni farmaci per dimagrire di recente sperimentazione si stanno interessando al metabolismo degli zuccheri.

Alimenti ricchi di fibre, pane nero, pasta integrale, frutta e verdura sono ben accetti per mantenere basso l'indice.

Eppure un'alimentazione sana non esclude alcun cibo, ma, anzi, privilegia la varietà e l'alternanza sulla tavola. Un regime dietetico basato unicamente su alimenti a basso indice glicemico è un'assurdita: tenere l'IG sotto controllo, all'interno di una dieta varia ed equilibrata, può servire. E non solo ad accelerare il dimagrimento.

Secondo lo stesso Jenkins, mantenere un corretto IG aiuta a mantenere il peso come pure a limitare il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e alcuni tipi di tumore.

Oggi le aziende alimentari non sono obbligate a specificare sull'etichetta il valore di IG dei cibi che producono e ciò rende più difficile tentare di seguire un regime dietetico basato su quest'indice. ma si sta sviluppando un grande interesse intorno a questo argomento e non è detto che le cose non siano presto destinate a cambiare.

 

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