Contro la forfora, ecco i rimedi

La forfora è un disturbo molto comune dovuto alla desquamazione del cuoio capelluto, che genera una sovraproduzione di cellule morte sotto forma di piccole scaglie biancastre di cute che si staccano in seguito a uno sfaldamento della stessa. La forfora è anche nota con il termine medico di pitiriasi. 

L'effetto è quello di una polvere (o appunto una polvere a grani grossi, che sono in realtà scaglie) che dal cuoio capelluto infesta la capigliatura, e che pettinando i capelli o smuovendoli scende sulla fronte o sulle spalle in modo visibile e piuttosto antiestetico.

Spesso la forfora è associata a un prurito di varia intensità, che ne causa l'aumento: infatti, chi è affetto da forfora tende a grattarsi spesso il capo, accelerandone così il processo di desquamazione. E' un problema che affligge più gli uomini che le donne, probabilmente in relazione a una maggior quantità di sebo prodotta dagli ormoni androgeni rispetto agli estrogeni. A seconda dei periodi (estate, inverno) e dell'età (adolescenza, età adulta, vecchiaia), la forfora può attenuarsi o proliferare. Ad esempio è rara nei bambini e tende a scomparire negli anziani, mentre è tipica dell'età giovane e adulta. 

La forfora sui capelli, le cause

Due sono i fattori concomitanti a creare la forfora e quindi la desquamazione del cuoio capelluto: il tipo di pelle (se secca o grassa) e un'eccessiva produzione di sebo, ma la causa scatenante è, come in altre patologie, uno scompenso di tipo batterico e l'eccessiva proliferazione di un fungo in particolare, il Pityrospum o Malassezia furfur.
Questo fungo è presente comunemente nel cuoio capelluto e si ciba del suo sebo (che rigetta come acido grasso a effetto irritante: da qui il prurito) ma, se prolifera, dà vita a colonie numerose che a loro volta portano a repentini ricambi cellulari. La sua proliferazione è probabilmente dovuta a una debolezza del sistema immunitario: prodotti troppo aggressivi (shampii non delicati, l'uso e abuso di gel, lacche per capelli, mousse: tutte sostanze chimiche che alterano l'equilibrio sebaceo della cute), stress, cattiva alimentazione (poca frutta e verdura) e uno stato di salute debilitato fanno sì che il fungo si riproduca e proliferi senza incontrare ostacoli.
Ecco allora che la cute, irritata dagli acidi grassi del fungo, si desquama e causa prurito. Si forma la forfora.

La forfora, le tipologie

A seconda del tipo di cute (se grassa o secca) possiamo avere forfora grassa o secca. La differenza sta nelle squame: nel caso in cui si presentano piccole e sottili si tratta di forfora secca e biancastra, mentre se sono più grosse e oleose (e se il capello appare untuoso e grasso, come lucido) si parla di forfora grassa, tendente al giallo.

La forfora può essere poi temporanea o cronica: nel caso temporaneo, più raro, è legata all'utilizzo di un particolare prodotto o a particolari episodi di stress. Cambiando prodotto o eliminando le cause di stress la forfora diminuisce fino a scomparire. Nel caso cronico, la forfora è un sintomo da dermatite, in particolare dermatite seborroica, dermatite da contatto o psoriasi. La forfora grassa è il tipo più comune di forfroa da dermatite. Nei neonati, la forfora è sintomo della dermatite seborroica infantile, anche detta crosta lattea. 

Eliminare la forfora

A parte i casi temporanei, che si risolvono una volta scomparsa la causa scatenante, la forfora può essere controllata tramite degli shampii specifici. Questi potranno essere consigliati dal dermatologo, soprattutto in correlazione alla cura della dermatite. Gli shampi sono a uso frequente, e quelli antiforfora contengono particolari principi attivi, come il catrame di carbone, il ketoconazolo (efficace nella dermatite seborroica), il solfato di selenio, lo zinco piritone. Tra i rimedi naturali, molti shampii naturali usano il limone, la salvia e soprattutto l'ortica. In caso di dermatite, è possibile che il medico prescriva anche una cura antibiotica. 

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Combattere la forfora

Eliminare la forfora