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Nemici silenziosi: gli interferenti endocrini 
interferenti endocrini

Sei sicuro dell'aria che respiri, del cibo che mangi e dei prodotti di uso comune? Dietro sostanze naturali e chimiche il più delle volte si nascondono silenziosi nemici per la tua salute e per i tuoi figli: si chiamano interferenti endocrini e sviluppano la loro nocività sul sistema riproduttivo e sul sistema endocrino. Meglio conoscerli.

  

Quando, nel 1996, lo studio europeo (European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on Human Health and Wildlife) diede l'unanime definizione di interferenti endocrini, il fenomeno era ormai un dato di fatto e stava già dando i suoi tristi effetti. Giunge così fino a noi la spiegazione di interferente endocrino come di: “una sostanza esogena che interferisce con la produzione, il rilascio, il trasporto, il metabolismo, il legame, l’azione o l’eliminazione degli ormoni naturali dell’organismo responsabili del mantenimento dell’omeostasi e della regolazione dei processi di sviluppo”.

Detta così è solo una definizione più o meno comprensibile. Se non fosse che le sostanze di cui parlano gli esperti sono proprio le sostanze di cui amiamo circondarci, in cui siamo costantemente immersi, di cui spesso ci nutriamo, di cui a volte non si può fare a meno. Sale così l'attenzione e la preoccupazione per gli effetti sulla nostra salute di tutte le sostanze ricollocabili in questa categoria. L'allarme del mondo scientifico e di tutti noi arriva nel momento in cui si scopre che gli interferenti endocrini interferiscono in modo particolarmente violento nei confronti nel sistema riproduttivo e dello sviluppo. Ma qual è il meccanismo nocivo degli interferenti endocrini? Semplicemente, interferiscono con il funzionamento del sistema endocrino attraverso svariati meccanismi (recettoriali, metabolici). Prendono di mira in particolare gli steroidi sessuali e della tiroide. E gli effetti concreti della loro pericolosità si sviluppano sulla salute riproduttiva e quindi della crescita sana dei bambini. 

E' difficile quantificare con sicurezza le sostanze, anche di uso quotidiano, che possano interferire con il sistema endocrino umano, ma è sicuro che le sperimentazioni effettuate concordano sul loro ruolo nella: compromissione della capacità riproduttiva, la presenza di difetti morfologici o funzionali alla nascita, lo sviluppo del cancro alcune alterazioni del sistema immunitario. Ma quali sono in sintesi le sostanze da cui tenerci alla larga? Hanno nomi strani, spesso incomprensibili, ma sono: farmaci o estrogeni sintetici, pesticidi, plastificanti come gli ftalati e i prodotti derivanti dalla combustione del pvc, sostanze di origine industriale come fenoli, ritardanti di fiamma, acido perfluorooctanico, diossine, piombo, cadmio e mercurio. Per non parlare di sostanze naturali presenti in diverse componenti della dieta, per comodità distinguibili per origine naturale (fitoestrogeni ed estrogeni) e sintetica, farmaceutici o industriali. 

Ma perchè proprio queste sostanze ambientali? L'interesse preoccupato per gli interferenti endocrini nasce nel momento in cui dagli studi viene fuori un aumento sproporzionato dell’incidenza di tumori testicolari e di un probabile aumento dell’incidenza di alcune anomalie del tratto genitale maschile. Parallelamente si assiste ad una diminuzione della qualità dello sperma e del numero medio di spermatozoi per eiaculato. Per questi fenomeni le sostanze incriminate sono gli interferenti endocrini, sostanze chimiche ma anche naturali di cui è pieno l'ambiante in cui viviamo.

Interferenti endocrini e fertilità 

Interferenti endocrini: il punto della situazione

 

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