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Aumentare il metabolismoPerchè è così difficile dimagrire? Come aumentare il metabolismo?

I decani delle diete sanno bene quanto sia difficile perdere peso e facile riacquistarlo. Il motivo non sta solo nell’alimentazione ma nel modo in cui l’organismo utilizza il cibo. Per questo è importante capire come aumentare il metaboismo. Inoltre, se la dieta è troppo rigida il peso si recupera prima. Vediamo perché e come evitarlo

Quando si intraprende una dieta dimagrante si ha inizialmente una buona perdita di peso; le prime settimane di dieta sono le più gratificanti perché se da un canto c’è la fatica di adattarsi alla riduzione calorica, dall’altro c’è la gioia di vedere scendere l’ago della bilancia rapidamente. Le gonne diventano lente, si fanno nuovi buchi alle cinture, si rientra nei pantaloni stretti e ciò compensa le fatiche. Però tutto ciò dura molto poco. In genere già alla quarta settimana, la riduzione di peso si rallenta, la bilancia comincia a diventare antipatica segnando per qualche giorno di seguito sempre lo stesso peso prima di scendere di qualche etto. In parallelo cresce la noia della dieta, il senso di privazione e si è meno forti nei confronti di invitanti tentazioni alimentari. Si comincia con uno strappetto, poi con un altro con effetti disastrosi sulla bilancia e spesso si abbandona tutto. Chi prosegue, si trova addirittura a dover prima o dopo affrontare il momento del plateau. Fa la dieta senza mai sgarrare eppure non scende di peso, il maledetto ago sembra incollato, se ne infischia dei suoi sforzi. C’è chi compra una nuova bilancia sperando che la sua sia guasta e chi comincia a prendere diuretici, tisane, lassativi e ancora chi abbandona la lotta. I più duri, quelli che riescono ad arrivare alla fine, dovranno invece combattere con il problema del mantenimento del peso raggiunto, costatando con orrore come sia facile riprendere in un giorno quell’ultimo chilo per perdere il quale avevano dovuto faticare un mese. Ma perché è così difficile dimagrire? Cosa è che provoca tutti questi problemi? Responsabile di tutto ciò è uno strano termostato che si autoregola abbassandosi e alzandosi a seconda delle necessità e il suo nome è metabolismo. E’ lui che consente al vostro vicino di mangiare a crepapelle senza aumentare di un grammo (metabolismo alto) mentre a voi basta un cioccolatino per ingrassare (metabolismo basso); e sempre lui che arresta il vostro calo di peso durante la dieta e ancora lui che vi fa reingrassare nel periodo del mantenimento. Quando si comincia un regime dimagrante, la rapida perdita di peso è legata ad eliminazione di grasso ed acqua; soprattutto con diete molto drastiche ricche di proteine e povere di carboidrati, si ha un notevole calo perché il nostro termostato è preso alla sprovvista. Abituato a funzionare ad un dato regime con ricchezza di carburante (cibo = energia) utilizzerà per le sue funzioni il grasso di deposito. Dopo un po’ però il metabolismo si abbassa, il motore umano funziona al rallentatore con un minor spreco di energia, ed ecco perché il dimagrimento rallenta. Più la dieta è drastica e più si abbassa potendosi arrivare a livelli del 30 – 30% in meno della norma. E’ una specie di meccanismo di conservazione che consente la sopravvivenza della specie quando è sottoposta a gravi privazioni. Nel corso dell’ultima guerra mondiale un gruppo di soggetti costretti ad una dieta ai limiti di sopravvivenza furono controllati; ebbene dopo una rapida perdita di peso si erano stabilizzati e dopo sei mesi il loro metabolismo era del 28,9% più basso che all’inizio. D’altro canto se ingrassare o dimagrire fosse un fenomeno esclusivamente legato alla differenza matematica tra calorie introdotte e calorie spese, non ci sarebbero tanti obesi che in realtà non mangiano sproporzionalmente, né tanti magri che si cibano come vogliono. A conferma di ciò basta citare un esperimento effettuato in Germania; un ricercatore ha introdotto nel giro di due anni circa 400.000 calorie in più del necessario. Invece dei 55 chili prevedibili è aumentato solo pochi chili. Come elevare il metabolismo? Per prima cosa bisogna evitare che si abbassi, attenzione quindi, quando insorge la smania di dimagrire, a ricorrere subito alle diete più drastiche, quelle del “via tutti i grassi, via il pane e la pasta – da oggi solo 2 foglie di lattuga scondite e una fettina – se non volete ritrovarvi a metà del dimagrimento costretti a mangiare 1 foglia di lattuga e mezza fettina per perdere un etto. All’inizio si può dimagrire semplicemente limitando l’apporto dei grassi e carboidrati senza abolirli. Il calo ci sarà ugualmente senza interessare eccessivamente il metabolismo e senza intaccare i muscoli. In un secondo tempo quando il dimagrimento rallenterà, metterete in atto la vera cura per eccitare il metabolismo. Non la compressa di tiroide, come molto potrebbero pensare, ma l’attività fisica, il movimento che accresce la parte muscolare magra e brucia il grasso di deposito. E’ stato visto infatti che con l’esercizio fisico impegnativo, il metabolismo sale fino a punte del 25% ma non solo, anche dopo l’impegno il tasso metabolico rimane elevato per alcune ore pria di tornare alla norma; addirittura per 48 ore dopo uno sport pesante come il calcio, quindici circa dopo una media attività fisica. Tradotto in parole povere ciò significa che invece di ridursi ad una dieta da fame per perdere pochi grammi basterebbe un esercizio fisico praticato a giorni alterni per mantenere una perdita di peso costante. Una volta ritrovata la linea, poi, lo sport si impone come unica scelta se si vuole mantenerla. Infatti al termine di una dieta, l’organismo è abituato a funzionare a regime ridotto e quando si tornerà ad aumentare la razione alimentare, tenderà rapidamente ad accumulare il di più sotto forma di grasso. L’unico sistema per invertire questa tendenza è muoversi, camminare, correre, nuotare o ciò che più piace. D’altro canto per comprendere quando in realtà la mancanza di movimento incida sull’attuale obesità sempre crescente, basta pensare a quanti meno problemi di linea avevano i nostri nonni. Non lesinavano certo sul pane e sulla pasta, ma sicuramente facevano a piedi i loro dieci – quindici chilometri al giorno bruciando con la giusta rapidità tutto il carburante che introducevano. Se volte evitare che la dieta vi si ritorca contro come un boomerang, il binomio è obbligato: mai scendere al di sotto delle mille calorie e lavorare di gambe.

METABOLISMO BASALE

è la minima quantità di energia necessaria per espletare tutte le normali attività organiche in condizioni di riposo, a digiuno da dodici ore a temperatura 18° - 24° C.

Aumenta con: Sesso; Dimensioni corporee; Allattamento, Clima freddo, Febbre, Attività fisica, Ipertiroidismo.

Diminuisce con: Il sonno; la sedentarietà, la iponutrizione, l'ipotiroidismo  

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