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Gli scienziati inglesi ed americani hanno scoperto un metodo rivoluzionario per combattere la calvizie

 

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I capelli hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nell’accrescere la bellezza delle persone. La valenza estetica dei capelli, esaltata già nell’antico Egitto, è rimasta importantissima fino ai giorni nostri.

 

 

 

 

 

I capelli non servono solo ad incorniciare il viso rendendolo più gradevole, sono anche portatori di codici sociali, basti pensare alle culture punk o hippie in cui il modo di pettinarsi svolgeva un ruolo fondamentale di adesione ad uno stile di vita.

È quindi naturale preoccuparsi della loro cura e cercare in tutti i modi di prevenire la  caduta. Gli scienziati sembrano avere fatto passi in avanti nel trattare la calvizie. 

Due gruppi di studiosi uno del Regno Unito e l’altro degli Stati Uniti sono riusciti a far crescere nuovi capelli da campioni di tessuto. Questa scoperta sarebbe in grado di rivoluzionare i trattamenti contro la calvizie. Dati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences. Le terapie usate fino ad oggi di trapianti, spostavano i capelli dalla parte posteriore della testa e li utilizzavano per coprire i punti in cui non crescevano più.

L’esperimento degli scienziati della Columbia University Medical Center, e dell'Università di Durham, è iniziato trattando materiale prelevato alla base del capello per farne crescere di nuovi. Questa tecnica risultava vincente sugli animali, ma nel momento in cui si utilizzava la papilla dermica di tessuti umani, le cellule si trasformavano in pelle invece di far crescere nuovi capelli. La svolta c’è stata nel momento in cui il tessuto è stato coltivato a testa in giù in “sferoidi 3d” ,una sfera tridimensionale di cellule, che manteneva inalterata l’identità pelosa della cellula. L’esperimento è stato fatto su campioni di tessuto di 7 persone che sono stati trapiantati sui topi, dopo 6 settimane, in cinque casi su sette,  nuovi follicoli piliferi hanno iniziato a crescere. 

Il prof  Colin Jahoda, dalla Durham University, ha detto che ci vorrà ancora del tempo prima che questa tecnica possa ricreare la capigliatura persa. Si è comunque fatto un importante passo in avanti, si arriverà al punto che la calvizie si potrà curare definitivamente. Il prof Jahoda ritiene che queste scoperte saranno utili anche per migliorare la qualità di pelle usata per curare ustioni gravi.

I farmaci anticalvizie, rallentano o stimolano l’attività dei follicoli piliferi già esistenti, ma non ne creano di nuovi. La scoperta degli scienziati invece, ha proprio il potenziale di far crescere nuovi follicoli dalle cellule del paziente.

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