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Un approccio al servizio della dieta 
psicologia per dimagrire

Lo squilibrio energetico tra calorie assunte giornalmente e quelle bruciate attraverso il metabolismo e l’attività fisica, quantità eccessive di alimenti con alto contenuto calorico, stile di vita sedentario: sono questi i campanelli d'allarme dell'obesità in aumento. Ma come affrontarlo? Un approccio cognitivista lo risolve, l'approccio di Beck. 

 

La tendenza all'obesità dilaga a macchia d'olio e non è più esclusiva dei paesi sviluppati. L'obesità è infatti una brutta abitudine da cui americani ed europei ancora non riescono a staccarsi, ma il problema è un'altro: anche le nuove generazioni dei paesi in via di sviluppo cominciano a seguire la tendenza del momento. Nel 2015 si prevede che nel mondo ci saranno ben 2,3 miliardi di persone in sovrappeso e più di 700 milioni di obesi. Una tragica previsione che spaventa soprattutto per gli effetti collaterali: l’obesità è infatti uno dei principali fattori di rischio di malattie croniche e di gravi disabilità, disabilità e malattie spesso mortali. La causa principale dell’eccesso di peso e dell’obesità può dipendere da molti fattori, ma quello che fa più temere e rabbrividire è l'alimentazione scorretta. 

Ma anche quando il problema viene valutato e preso in considerazione dai soggetti a rischio, le persone non riescono naturalmente e facilmente ad intraprendere una nuova disciplina alimentare, più salutare. Ed è estremamente difficile per loro osservare delle regole alimentari equilibrate senza cedere alle tentazioni del cibo e mantenersi attive e motivate. Una dieta può essere la migliore ed efficace possibile, ma a nulla servirà se non è sostenuta da fattori psicologici forti. Per questo anche nelle diete entrano in gioco fattori cognitivi che assomigliano molto a quelli che contribuiscono a generare altri problemi del comportamento e disturbi emotivi, per i quali la terapia cognitiva si è dimostrata utile ed efficace.

E' per questo che la psicologia e degli approcci strutturati sulle esperienze e sullo sviluppo cognitivo possono aiutare anche nella dura battaglia contro il sovrappeso. L’approccio di J. Beck è uno degli approcci cognitivi che sostiene i soggetti obesi e in sovrappeso a seguire una corretta disciplina alimentare e a perdere peso in modo duraturo. E’ un approccio strutturato, manualizzato, che prevede un protocollo specifico e tecniche di terapia cognitiva, per portare le persone a pensare in modo diverso, a pensare come farebbe una persona in pesoforma. Il cambiamento perciò avviene a livello mentale e di immagine di sè prima che a livello fisico e di peso. In realtà non è la fame o il sacrificio di una dieta a mettere in crisi chi è in sovrappeso, ma una serie di distorsioni cognitive, pensieri negativi o i cosiddetti pensieri “sabotanti”. Imparare a correggere queste distorsioni, a risolvere i problemi, imparare a motivarsi adottando comportamenti alimentari appropriati è ciò che caratterizza questo programma. 

Approccio cognitivo-comportamentale di Beck

Psicoterapia cognitivo comportamentale