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effetti della marijuana in medicinaMarijuana, effetti terapeutici reali o presunti?

La signora Charlene non aveva mai fumato marijuana ai suoi tempi, ma dopo che i farmaci hanno fallito contro il dolore alle gambe e ai piedi, un medico le ha suggerito di provare gli effetti della marijuana, a suo dire analgesici. Ed è stato così che una pensionata ha iniziato a prendere erba per sedare i suoi dolori, acquistando da un rivenditore speciale (più che specializzato) delle caramelle alla marijuana per la sua neuropatia.

Ora la signora Charlene, che in precedenza aveva tentato senza successo altri farmaci tra cui Neurontin e le patch di lidocaina, mangia delle barrette alla marijuana e menta prima di andare a dormire, che tiene in una borsa nel suo frigorifero da cui ha avvertito i nipoti di stare alla larga.

Per molti pazienti, come lei, è sempre più facile l'accesso alla marijuana per uso medico nelgi Stati Uniti. Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha detto che non saranno generalmente perseguiti i malati in cura 'il cui uso del farmaco è conforme con le norme dello Stato'. Sono così quattordici gli stati americani dove è consentito l'uso terapeutico della marijuana, e il numero è destinato a crescere. Essa viene ingerita o fumata  per ridurre la nausea e il dolore e per trattare molte altre malattie  tra cui anoressia, asma, glaucoma e dolori spastici.

Attualmente gli effetti della marijuana a scopo terapeutico non sono stati garantiti da un numero sufficiente di studi scientifici, ecco perché l'uso in termini legali non è ovunque permesso. Una recente revisione dell'American Medical Association ha trovato meno di venti studi clinici controllati sugli effetti della marijuana a fini terapeutici, coinvolgendo in tutto 300 persone, ben al di sotto degli standard richiesti dalla case farmaceutiche per la commercializzazione dei loro prodotti.

Cosa si trova infatti in vendita? Negli Stati Uniti è possibile trovare i cannabinoidi sintentici orali, tra cui il dronabinolo e il nabilone, medicinali ideati per ridurre i sintomi delal chemioterapia che non rispondono ad altri trattamenti antiemetici. E' anche acquistabile, sempre negli Stati Uniti, un farmaco spray contenente cannabidiolo, uno dei componenti della marijuana. Tutte queste alternative terapeutiche che sfruttano gli effetti della marijuana non sono commerciabili o disponibili in Italia.

I medici dicono che gli studi che sono stati fatti sugli effetti della marijuana suggeriscono che ne possano beneficiare i pazienti per la terapia di gestione del dolore neuropatico, che è causato da alcuni tipi di lesioni nervose, e per trattare la nausea e gli altri effetti collaterali nei pazienti con tumore sottoposti a chemioterapia.

Ma esistono altre condizioni patologiche per le quali gli effetti della marijuana sono considerati terapeutici, come l'epilessia  o le malattie autoimmuni come il lupus. Tuttavia c'è poca ricerca e prove ancora inconcludenti per sdoganare la droga come una cura.

Link utili: 

Marijuana Wikipedia

Sito antiproibizionista sulla marijuana

 

 

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