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Sindrome di Asherman: causa, sintomi e cura

sindrome_di_asherman.jpgLa Sindrome di Asherman consiste nella formazione di aderenze all’interno dell’utero e a seconda dell’estensione delle aderenze viene classificata in grave (quando le pareti uterine sono addossate l’una all’altra), media (quando le aderenze sono estese) e lieve (quando le aderenze sono presenti  solo su una piccola parte dell’utero).

 

Questa malattia può provocare un danno lieve come la amenorrea, ma anche patologie più gravi come l’infertilità femminile e ripetuti aborti.

Cause
La Sindrome di Asherman sopravviene quando si è verificato un trauma dell’endometrio che può essere causato da:
-raschiamento e aborto soprattutto nelle donne che lo hanno effettuato più volte (dopo una sola revisione il rischio ammonta al 16%, dopo 3 il rischio di manifestare la patologia sale al 32%
-endometriti
-infezione pelvica post intervento chirurgico
-infezione da tubercolosi o da schistosomiasi
-interventi per rimuovere fibromi o polipi

Sintomi
Questa patologia può risultare del tutto asintomatica, soprattutto le forme lievi ma generalmente i sintomi della Sindrome di Asherman sono la mancanza di mestruazioni senza la scomparsa dei tipici dolori mestruali, infertilità e poliabortività.

Diagnosi
La diagnosi della Sindrome di Asherman è effettuata principalmente con l’Isteroscopia diagnostica perché questo esame è il più affidabile per ottenere una diagnosi. Questa tecnica utilizza l’isteroscopio cioè è un tubo sottile dotato di fibre ottiche che viene infilato all’interno della vagina e che permette di visionare la cavità uterina.
Alcune volte si utilizzano altri strumenti per la diagnosi della Sindrome di Asherman, come l’ecografia transvaginale che però permette unicamente di verificare la presenza o l’assenza di endometrio residuo.
Un altro test importante sono le analisi del sangue per appurare se la causa della patologia sia un’infezione da tubercolosi o schistosomiasi.

Cura
La cura della Sindrome di Asherman è unicamente di tipo chirurgico.
Questo intervento viene effettuato con l’isteroscopia operatoria che consiste nell’utilizzo dell’isteroscopio per visionare il campo chirurgico e l’ausilio di forbici per asportare le aderenze o del resettoscopio (strumento che grazie all’utilizzo di energia elettrica permette sia di tagliare che contemporaneamente coagulare).
Purtroppo la cura della Sindrome di Asherman può non essere definitiva, le aderenza possono riformarsi anche dopo l’intervento chirurgico. Per evitare che ciò avvenga i medici prescrivono una cura farmacologica a base di estrogeni per velocizzare la guarigione dell’utero e inseriscono nell’utero un dispositivo simile ad un palloncino per evitare che le pareti uterine entrino in contatto.
Altri medici invece preferiscono evitare recidive prescrivendo isteroscopie ambulatoriali settimanali per eliminare ogni nuova aderenza appena si sta formando.

Approfondimenti: Sindrome di Asherman



 

 

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