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Sei in Farmaci » Rilievo » I rischi che si possono correre assumendo sonniferi
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L’assunzione di sonniferi viene spesso considerata con leggerezza. Quali sono invece i rischi a cui si potrebbe andare incontro?

 

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La prescrizione di sonniferi come aiuto nei disturbi del sonno, può sembrare una cura perfetta e innocua.
Nonostante il loro uso legittimo, i sonniferi comportano notevoli rischi ed effetti collaterali, di cui spesso non ci si rende conto.

 

 

Il corpo si abitua rapidamente alle componenti, soprattutto se si assumono per un lungo periodo di tempo. Abituandosi al farmaco si ha bisogno di dosi sempre più elevate per ottenere i medesimi effetti. In questo caso una dose troppo elevata potrebbe portare ad apnee notturne, causa esse stesse di bruschi risvegli.

Alcuni sonniferi a lento rilascio possono essere smaltiti con ampio ritardo dal nostro corpo, impedendoci azioni semplici ma pericolose sotto l’effetto di questi farmaci, come guidare . 

Altro effetto collaterale, soprattutto con l’assunzione di benzodiazepine, può essere il sonnambulismo e in alcuni casi amnesia. 

Aumentano le probabilità di avere disfunzioni dell’equilibrio, addirittura quattro volte di più rispetto a coloro che non assumono sonniferi. 

Infine, è possibile che questo tipo di farmaci crei una certa dipendenza.

Senza demonizzare però questa categoria di farmaci, dall’indubbia utilità, sarebbe utile cercare di farne un uso discontinuo, sia nel dosaggio (alternando dose piena e dose dimezzata, magari aiutandosi in questo caso con una camomilla al momento di coricarsi), sia sospendendo del tutto la cura per un certo periodo. Magari quando ci si può permettere di addormentarsi più tardi.

A tal proposito possono essere utili alcuni consigli:

Fare regolarmente esercizio fisico, possibilmente non prima di andare a dormire. L'ideale sarebbe nel tardo pomeriggio, perché la temperatura corporea avrà il tempo necessario ad abbassarsi e mandare al corpo il segnale che è ora di andare a dormire.
Fare sport aiuta il sonno anche perché ci fa perdere peso. L’obesità infatti può generare brevi apnee notturne che non ci permettono di dormire in maniera continuativa.

Meditare è utile per la riduzione dello stress; farlo una mezz'ora prima di andare a dormire può essere un grosso aiuto, ponendoci nella giusta condizione mentale per rilassarci e avere un sonno tranquillo.

Mantenere orari regolari per andare a dormire e svegliarsi, con una media di 8,5 ore di sonno per notte, aumenta la produzione di melatonina naturale, ormone che regola sonnolenza.

Non si dovrebbe poi mai dormire lasciando il televisore o altri dispositivi elettronici accesi. Il miglior ambiente per dormire bene è poco illuminato e con rumori ridotti al minimo; per cui se necessario indossate tappi per le orecchie e mascherine per gli occhi.


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