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Quando si soffre di problemi alla tiroide le vacanze sono spesso difficili da gestire

 

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L’estate, una stagione difficile per gli oltre 6 milioni di italiani che soffrono di disturbi alla tiroide. Per quelli che hanno problemi di ipotiroidismo, ovvero quando la tiroide lavora poco e male producendo ormoni in bassissime quantità, questa stagione è più facile da affrontare, poiché gioveranno molto nel passare le proprie vacanze in una località balneare. Al contrario, chi è affetto da ipertiroidismo,  ovvero quando la ghiandola tiroidea secerne troppi ormoni, si ritrova in una situazione di incertezza: è veramente sconsigliato recarsi in zone di mare quando si soffre di questa patologia?

 

 

Per chi è malato di ipotiroidismo il mare è davvero un toccasana per la salute; non solo per l’alta percentuale di iodio nell’aria, ma anche per un minore inquinamento atmosferico e per l’alimentazione. Sulle coste infatti l’aria risulta meno inquinata grazie al così detto “aerosol marino”, inoltre il sole, il vento, le temperature e l’umidità sono ulteriori elementi benefici. Altro fattore di giovamento, come dicevamo, è rappresentato dalla dieta che si può mantenere in una località di mare. L’apporto giornaliero di iodio è infatti di circa 150-200 mg e lo assumiamo principalmente attraverso l’acqua. Per chi soffre di ipotiroidismo una dieta ricca cibi che contengono iodio è l’ideale. Si parla quindi di frutti di mare, crostacei, alghe e pesce, preferibilmente azzurro. Anche frutta e verdura coltivate in zone costiere sono però maggiormente ricche di questo minerale. In fine passeggiare o correre in riva al mare per 20-30 minuti al giorno aiuta non solo a restare in forma, ma anche a respirare a pieni polmoni aria ricca di iodio.

Chi è affetto da ipertiroidismo si barcamena tra opinioni contrastanti sulla possibilità di trascorrere o meno le proprie vacanze al mare. Preferibilmente, per le stesse ragioni indicate come benefiche nei casi di ipotiroidismo, sarebbe meglio trascorrere le vacanze dove il clima è mite e la presenza di iodio minore, sia nell’aria che negli alimenti. Per cui la montagna, non troppo d’alta quota, è la scelta migliore. Ciò non toglie che, con le dovute attenzioni su alimenti e tempo trascorso in spiaggia, chi è ipertiroideo non possa assolutamente trascorrere l’estate in zone costiere.

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