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Cellulite? Io la curo soprattutto con la dieta

Non sempre la cellulite si accompagna all'obesità: malgrado ciò la dieta è uno dei cardini terapeutici e vi spieghiamo perché. Se è vero che non si può far scomparire la cellulite con la sola dieta è altrettanto vero che non la si cura senza l'esperienza pratica nel campo delle obesità e cellulite e ciò conferma che i ruslutati ottenuti abbiando una dieta mirata e ipocalorica ai trattamenti di natura strettamente locale, sono indubbiamente superiori a quelli ottenibili con le sole cure estetiche.

 

Non bisogna dimenticare, infatti, che il grasso in eccesso è quello racchiuso nelle cellule adipose strette nelle maglie del connettivo fibrillare, e quindi è solo con una dieta povera di grassi che si riesce a smaltirlo. In pratica, tanto se il soggetto affetto da cellulite è obeso quanto se esile e magro, prima di sottoporlo ai trattamenti locali, è indispensabile un'accurata anamnesi alimentare tesa a verificare se la cellulite è di natura quantitativa o qualitativa, e scoprire i gruppi di alimenti maggiormente negativi nel determinarsi della malattia.

E' importante controllare che vengano introdotte sufficienti quantità di verdura e frutta, quale tipo di amidi, quanto zucchero, come vengono cucinati i cibi (se fritti, soffritti, alla griglia, con molte spezie), i sali e quali tipi di grassi vengono adoperati. Tutto ciò va appurato anche per le persone magre poiché non è detto che questo "vantaggio" le autorizzi a a mangiare male e di tutto. L'alimentazione eccessiva o errata crea sempre una serie di alterazioni, risultati indesiderati di una dieta incongrua sono obesità, cellulite, eccessivo tasso di colesterolo, gastrite.

Quando cellulite e obesità sono associate la prima regola è farsi prescrivere dal dietologo una dieta specifica povera di calorie. Una volta persi i primi chili di troppo, spetta alle terapie locali stabilizzare i risultati.

L'importante è che siano abbinate, dosate e alternate tenendo conto della prevalenza dei disturbi. Diversa è la terapia locale per chi soffre di insufficienza circolatoria, da quella adottata in caso di ritensione idrica o flaccidità. Ma durante ogni cura deve essere mantenuta la dieta evitando, nel caso delle pazienti magre che il calo di peso sia sproporzionato alle perdite locali. Un dimagrimento troppo rapido, eccessivo e concentrato nel grasso "libero" (localizzato in prevalenza nella parte superiore del corpo) finirebbe per accentuare soltanto la sproporzione. In questi casi è opportuno perciò cominicare la cura con qualche seduta di mesoterapia per riattivare il metabolsimo locale.

Successivamente una dieta ben studiata aiuterà a mobilizzare il grasso dalle zone di deposito. Dovrà perciò essere a basso tenore di grassi, senza sali, tranne qualche grammo di quello marino grezzo. Molta acqua da bere tra un pasto e l'altro e mentre mangiate; pochi amidi, niente zuccheri, tante proteine contenute in epsce, pollame, e molto potassio alimentare. Assolutamente vietati i cibi in conserva e i superalcolici e concesso in piccole dosi il vino e lo champagne. La dieta, almeno, nelle sue caratteristiche generali, va seguita sempre con costanza perchè la cellulite è una malattia cronica. Tenderà a ripresentarsi e sono proprio gli errori alimentari a spianarle la strada. Ciò non vuol dire che una volta ogni tanto non si possa mangiare di tutto, ma nella vita di ogni giorno è necessario seguire regole precise e senza deroghe.

Una dieta contro la cellulite

 

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