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Il prurito può essere generato da vari fattori, che ne determinano anche il trattamento farmaceutico

 

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Il prurito è un sintomo soggettivo, che non è possibile generalizzare se non nei casi di allergie e dermatiti, o disfunzioni epatiche. Associato generalmente a malattie della pelle, scottature o punture d’insetti, solo in rari casi è avvertito in tutto il corpo, ovvero per alcune malattie infantili, come la varicella e il morbillo, o in gravidanza.
Da sé il prurito non è un serio problema, ma nel caso persista è meglio ricorrere ad un esame medico che ne identifichi la causa.

 

È bene però sapere che esso stesso genera un circolo vizioso che induce a grattarci continuamente, provocando una maggiore infiammazione e un maggiore stimolo e alle estreme conseguenze lesioni della pelle caratterizzate da escoriazioni, ulcerazioni, sanguinamento e iperpigmentazione se l’azione del grattarsi è vigorosa. Addirittura se prurito e grattamento durano per anni, potrebbero portare alla formazione di noduli scuri e inspessimento della cute.
In linea con la teoria dell’arto fantasma, sempre più esperti ritengono che la sensazione di prurito dipenda fortemente da rielaborazioni e stimoli del cervello, per cui anche solo pensare al prurito stesso ce lo fa avvertire.

Per quanto non ci sia una classificazione precisa di questo sintomo, lo si può individuare in base alla sua natura:
il prurito pruricettivo è prettamente cutaneo, ossia della pelle stessa, dovuto ad eczemi, dermatosi o psoriasi;
il prurito neuropatico è determinato da un deterioramento del sistema nervoso periferico;
il prurito neurogenico è invece sintomo di qualcosa di più grave determinata da patologie del sistema nervoso centrale (tumori al cervello o accessi encefalici); 
il prurito psicogeno, in fine, ha origine complessa e si verifica in presenza di ansia o precarietà emotiva. 

Nella maggioranza dei casi il prurito compare come primo sintomo di malattie della pelle dovute a funghi, punture di insetti o alla psoriasi. Quando è dovuto a cause allergiche dipende dal ruolo che certi alimenti o sostanze giocano nel nostro organismo. Tra queste forme la più grave è l’orticaria, una lesione cutanea o una reazione di rigetto causata da sostanze tossiche.
Anche la cirrosi e l’epatite provocano come primo sintomo prurito, a causa della squilibrata concentrazione dei sali biliari nel sangue.
Molto diffuso negli anziani, per via della secchezza che la pelle assume con l’età e che la rende più sensibile ad agenti chimici e fisici esterni.

Le cure dipenderanno ovviamente dalla causa che l’ha generato e si tenderà a curare questo sintomo assieme alla patologia specifica. Se deriva da allergia di tipo alimentare o farmacologico, bisognerà evitare i cibi o le sostanze a cui si è refrattari e sedare la reazione allergica con farmaci antistaminici da assumere sia per via orale che in pomata da spalmare direttamente sulla parte interessata. Bastano creme lenitive ed emollienti da applicare soprattutto dopo la doccia o il bagno, ricorrendo a corticosteroidi sono in casi estremi.
Trattare un eczema non è così diverso: applicare una crema idratante e risciacquare spesso con acqua tiepida la lesione, oppure utilizzare impacchi di soluzioni emollienti a base di mentolo.
Negli altri casi, da valutare attentamente, potrebbe essere necessario ricorrere ad antinfiammatori o cortisonici, come detto poco prima; mentre per punture d’insetti che interessano zone ristrette di pelle, baserà utilizzare anestetici locali, anche spray, a base di lidocaina o benzocaina.
Può anche essere indotto da farmaci, persino dagli stessi assunti per risolvere il problema, nel qual caso basterà sospenderne la somministrazione.

Assieme ai farmaci bisognerà ovviamente tener conto di alcune accortezze che possono velocizzare il processo di guarigione:
- tagliare le unghie in modo da non grattarsi, peggiorando altrimenti la situazione;
- indossare abiti leggeri, in tessuti naturali che lascino traspirare la pelle;
- evitare gli sbalzi di temperatura;
- lavarsi con acqua fredda o leggermente tiepida evitando invece quella troppo calda che aumenta la sensazione di prurito;
- utilizzare detergenti con ph neutro o basso e senza soluzioni alcoliche al loro interno;
- se ci serve sollievo ma non vogliamo esagerare con pomate medicali, possiamo optare per creme al mentolo, all’aloe, o alla calendula, che sono rinfrescanti e lenitive.

 

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