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Dimagrire? Meglio i dolcificanti artificiali

edulcoranti artificialiRiabilitati gli edulcoranti e i dolcificanti artificiali. Quelli tanto demonizzati dai media e da una parte dei medici nutrizionisti. Parliamo di saccarina, aspartame, sorbitolo, xilitolo, maltitolo o mannitolo, tutti sostitutivi dello zucchero, tutti a più riprese accusati di nuocere gravemente alla salute. Una metanalisi lo dimostra e ne garantisce gli effetti positivi sulla linea.

  

Una una metanalisi riabilità le sorti degli edulcoranti artificiali. Al bando zucchero, miele e glucosio, ben tornati saccarina, aspartame, sorbitolo, xilitolo, maltitolo o mannitolo. La metanalisi presentata a Bruxelles è stata condotta su 16 studi pubblicati su 15 diverse riviste scientifiche e dice basta a questa campagna di demonizzazione degli edulcoranti artificiali.

La nutrizionista inglese Margaret Ashwell, in occasione della conferenza organizzata dalla International Sweeteners Association (Isa) ha messo a confronto l'utilizzo di aspartame con quello di saccarosio, scoprendo interessanti utilizzi dei dolcificanti artificiali. Oltre ad essere i migliori alleati dei diabetici, infatti, l'edulcorante industriale permetterebbe di perdere circa due etti a settimana, o circa cinque chili in un anno, rispetto al dolcificante naturale. Come dire, largo alle bibite "light", edulcoranti ipocalorici nel caffè al posto dello zucchero e agli aperitivi con succhi di frutta dolcificati con aspartame o simili. Purchè non si modifichi la dieta. Ma che fine fanno le accuse nei confronti dei dolcificanti? Falsità! Uno studio apparso sull'American Journal of Clinical Nutrition smentisce che i dolcificanti artificiali farebbero ingrassare perchè aumenterebbero l'appetito. Se vuoi saperne di più leggi i dati della International Sweeteners Association.

Ma non è tutto. La ricerca dell'Isa, infatti, dimostrerebbe che i dolcificanti artificiali proteggono i denti dalla carie e possono contribuire a fungere da "scudo" contro malattie come il diabete. Per di più in tutta sicurezza! In particolare, è stato smontanto il recente studio della Fondazione Ramazzini, secondo cui l'aspartame sarebbe cancerogeno, ricordando che l'impiego di aspartame da parte dei più grandi consumatori di prodotti ipocalorici dolcificati è pari al 7% della dose giornaliera accettabile o è 700 volte inferiore alle dosi utilizzate dallo studio Ramazzini. A sottolineare l'inutilità dell'accusa anche gli studi epidemiologici sul cancro relativi a 500.000 persone che non dimostrato alcuna relazione tra i vari tipi di tumori umani e l'assunzione di edulcoranti. Se vuoi saperne di più leggi lo studio dell'Istituto Ramazzini.

Non strettamente relativa all'uso di edulcoranti artificiali un'altra ricerca riabilita un altro grande pericolo per la salute. E anche uno snack può diventare alleato di una dieta equilibrata. La differenza non la fanno gli ingredienti, ma il modo in cui lo snack stimola un ormone responsabile della sazietà: la grelina, la nuova arma nella lotta all'epidemia di obesità. Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista "Hormone and Metabolic Research", coordinato da Livio Luzi dell'Università degli Studi di Milano, scegliendo gli snack giusti è possibile stimolare la grelina, placare la fame e attendere molto più a lungo il pasto successivo. La ricerca è consistita nell'esaminare 6 tipi di snack commerciali dolci: cioccolato al latte, wafer al cioccolato, wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola, una merendina fresca a base di latte e cioccolato e due tipi di praline. Arruolando poi 20 fortunati volontari sani è stata somministrata la stessa quantità di zuccheri, 50 grammi, o sotto forma di glucosio puro o sotto forma di uno dei 6 diversi snack analizzati, valutando diversi paramentri. E' emerso quindi che nonostante fosse stata somministrata la stessa quantità di carboidrati, la risposta glicemica cambiava a seconda del tipo di prodotto somministrato. La risposta glicemica maggiore si è avuta naturalmente con il glucosio puro, mentre valori molto bassi sono stati osservati per il wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola e per la merendina fresca a base di latte e cioccolato. Proprio quelli che determinano il rilascio più appropriato di ormone grelina. Se vuoi saperne di più leggi cos'è la grelina.

 

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