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Cause, sintomi e terapia della depressione endogena o reattiva

 

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La depressione reattiva è una forma depressiva che insorge in seguito ad avvenimenti traumatici di perdita o separazione. Per questo motivo il trattamento primario del disturbo è una psicoterapia orientata al concetto di resilienza.


 

 
Depressione reattiva, che cosa è e come si sviluppa
La depressione reattiva o “endogena” rappresenta una reazione della psiche ad un prolungato accumulo di stress e tensione o a uno specifico evento traumatico di separazione o perdita (la rottura di una relazione interpersonale, un lutto, un aborto, un licenziamento).
Questa forma depressiva si distingue dalle altre per le cause da cui ha origine e per la modalità in cui insorge: ciò che la caratterizza è infatti la sproporzione esistente tra la durata e il grado di intensità dello stato depressivo da una parte e l’evento traumatico scatenante dall’altra.
Inoltre il paziente affetto da depressione reattiva è consapevole del proprio stato depressivo ed è in grado di ricondurne i sintomi alla causa scatenante. 
In generale, i sintomi della sindrome depressiva endogena si manifestano nell’arco di qualche settimana dopo l’avvenimento traumatico.
La guarigione avviene con la fine della situazione dolorosa scatenante o con l’acquisizione da parte del soggetto della capacità di porsi nei confronti del mutamento in modo equilibrato.
Il decorso della patologia varia comunque in relazione alla personalità e al modo in cui il trauma si ripercuote sulla sfera emotiva del singolo individuo. 

Depressione reattiva: sintomi 
Questa patologia si manifesta con un vissuto emotivo in cui predominano sentimenti di tristezza, disperazione e paura nei confronti di un imminente avvenimento particolarmente doloroso. 
Una tra le altre manifestazioni della depressione reattiva è la tendenza a mettere in atto comportamenti destinati al fallimento: il soggetto compie determinate scelte pur essendo chiaro che il loro epilogo sarà negativo. 
A questi sintomi psichici si associano disturbi fisici tra cui disturbi del sonno e dell’appetito, stato di intensa stanchezza, patologie a carico dell’apparato gastrico o di natura ormonale.

Depressione reattiva: trattamento farmacologico e psicoterapeutico
Il trattamento di questa sindrome depressiva puo’ essere di tipo farmacologico o psicoterapeutico.
Nel primo caso, a meno che la patologia non venga ricondotta ad un quadro clinico di particolare gravità, l’assunzione di farmaci ad azione antidepressiva è ritenuto superfluo.
Di fronte a stati di ansia e tensione tali da compromettere la capacità di affrontare le ordinarie situazioni di vita quotidiana la terapia prevede l’assunzione di farmaci ansiolitici. 
In presenza di disturbi del sonno particolarmente invalidanti o prolungati nel tempo sono invece  indicati i farmaci ipnoinducenti.
La terapia primaria di questa forma depressiva è rappresentata da una psicoterapia di sostegno attraverso la quale il paziente è condotto a reagire all’evento doloroso acquisendo la capacità di ridimensionarne la gravità in rapporto al proprio vissuto.
Frequentemente l’intervento psicoterapeutico è orientato al concetto della resilienza, una risorsa psichica individuale che si traduce in una specifica modalità di reazione alle avversità della vita: esse vengono trasformate dal paziente in un’occasione di cambiamento positivo e crescita.


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