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ferro alto e emocromatosiEmocromatosi, la malattia del ferro alto nel sangue

L'emocromatosi è una delle principali malattie che causano il ferro alto nel sangue per via di uno scompensato assorbimento del ferro. Le persone affette da emacromatosi riescono ad assorbire quantità eccessive di ferro dalla dieta quotidiana. Se il ferro alto nel sangue non è rimosso, questi organi possono ammalarsi e ci sono alti rischi di sviluppare neoplasie.

 

Ma dato che il corpo umano non può liberarsi del ferro alto nel sangue (a meno di non donare il sangue per abbassare di conseguenza i livelli di ferro), esso si accumula nel tempo intossicando organi importanti come cuore, fegato, pancreas, articolazioni e ghiandola pituitaria. L'emocromatosi è purtroppo una malattia temibile, perché se non diagnosticata può arrivare a essere indirettamente fatale.

Il ferro infatti è un nutriente essenziale presente in molti alimenti. Esso trasporta l'ossigeno nel sangue e così a tutte le parti del corpo. Normalmente, gli esseri umani assorbono circa l'8-10% del ferro nei cibi che mangiano, per cui la carenza da ferro è in genere più comune che avere il ferro alto nel sangue. Le persone con emocromatosi infatti sono in grado di assorbire quattro volte tale percentuale, finchè il metallo in eccesso non arriva ad avvelenare poco alla volta i tessuti dei vari organi. Ecco perchè la diagnosi tempestiva è importante.


Un'emacromatosi non trattata aumenta il rischio di malattie e disturbi quali il diabete mellito, le cardiopatie, le artriti (osteoartrosi, osteoporosi), la cirrosi epatica o persino il cancro al fegato, la depressione, l'impotenza, l'infertilità, l'ipotiroidismo, l'ipogonadismo, e le malattie neurodegenerative, spesso correlate in alcuni studi importanti con il metabolismo del ferro e la presenza del ferro alto nel sangue: Alzheimer, Parkinson, epilessia, sclerosi multipla e la malattia di Huntington.

Così come per le persone che hanno una carenza da ferro, anche chi ha il ferro alto nel sangue accusa stanchezza cronica e dolori articolari. Questa ambiguità di disturbi fa sì che le persone con emocromatosi non vengano subito diagnosticate. Altri sintomi comuni includono mancanza di energia, dolori addominali, perdita di desiderio sessuale, battito cardiaco irregolare. Negli uomini l'emocromatosi inizia prima che nelle donne: i dati parlano dei trenta-quaranta anni di età per i maschi e di quaranta-sessant'anni per le donne.

La diagnosi dell'emocromatosi è tuttavia semplice, e si basa sulla considerazione di alcune analisi del sangue che di solito non fanno parte del ciclo di routine: in particolare per il ferro alto nel sangue, al di là della ferritina è importante stabilire la sideremia e la transferrina per una diagnosi della malattia. L'emocromatosi è una malattia ereditaria, e l'unica terapia prevista, come accennato all'inizio di questo articolo è il salasso, ovvero il deposito volontario di sangue (dai 200 ai 400 cc a settimana). Questa perdita di sangue provoca un immediato sollievo dai sintomi e lo smaltimento del ferro in eccesso.

Parallelamente, è meglio elimitare dalla dieta quegli alimenti ricchi di ferro che possono aumentare il problema del ferro alto nel sangue, come le carni rosse, i legumi, la frutta secca e il pesce più grasso.

Link utili: 

Focus sull'emacromatosi

Emocromatosi ereditaria

Emosiderosi secondaria

 

 

 

 

 

 



 

 

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