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Sei in Medicina interna » News » STONE identifica il rischio di calcoli renali
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Per identificare quali persone possano essere a rischio sviluppo di calcoli renali, è ora possibile farlo attraverso un nuovo sistema di punteggio: STONE.

 

Acronimo di Sex, Timing, Origin, Nausea, Erithrocytes, STONE è stato studiato dal dott. Cary Gross del Dipartimento di Medicina Interna della Yale University School of Medicine di New Haven, in Connecticut, il quale spiega: “la tomografia computerizzata, descritta come il migliore studio di imaging per confermare la diagnosi, è anche il metodo più usato nel sospetto di calcoli ai reni negli Stati Uniti”. Questo esame è però ancora troppo costoso e inoltre fa uso di radiazioni ionizzanti.

STONE adopera 5 fattori di rischio, che determinano pazienti con calcolosi ureterale non complicata, limitando il ricorso agli esami di imaging. Questi fattori sono appunto: il sesso maschile, la comparsa acuta del dolore, l'etnia non afroamericana, vomito e nausea, ematuria microscopica. Il parametro STONE che deriva dall’insieme di questi cinque elementi, si distribuisce su una scala che va da un valore minimo di 0 a un valore massimo di 13. “Lo score può essere usato specie tra i più giovani: se è elevato, la Tc potrebbe essere evitata o quantomeno fatta a basse dosi”.

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