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Tiroide basedowCos'è il Morbo di Basedow o Graves?


E’ una affezione di origine autoimmune che colpisce generalmente in età adulta con una prevalenza relativa nel sesso femminile. Vi è una forte predisposizione familiare. Nel sangue dei soggetti affetti circolano anticorpi diretti contro il recettore TSH che sono patognomonici della malattia (TRaB) mentre nel 50% dei familiari si repertano anticorpi antitiroidei.

 

L’esordio della malattia può essere scatenato da svariati fattori: infezioni batteriche o virali, eccessiva esposizione allo iodio, gravidanza, stress, terapie con litio. Clinicamente si caratterizza per un aumento di tutte le funzioni metaboliche, gastrointestinali, cardiovascolari, nervose e obiettivamente per gozzo ed esoftalmo. I segni soggettivi sono palpitazioni, tremori, intolleranza al caldo, diarrea, calo di peso, affaticamento muscolare. I segni oculari sono di diversa intensità e gravità, possono essere mono o bilaterali e sono legati ad infiltrazione dei muscoli extra orbitari da parte dei linfociti, dall'edema conseguente e dalla reazione infiammatoria. Altri eventi più rari sono una dermatopatia a carico della tibia con inspessimento della cute e l'onicolisi ovvero la separazione delle unghie dal loro letto.  

Reperti di laboratorio

FT3 elevato
TSH soppresso
FT4 elevato
TRAB elevati
Segni oculari


Le indagini diagnostiche comprendono una tomografia dell'orbita, ecografia tiroide, scintigrafia con I131o con Tecnezio.
La terapia è di tipo medico, radioiodio, intervento chirurgico.


Terapia medica

La terapia medica è la terapia di scelta di fronte ad un primo episodio di questa patologia. Si adoperano farmaci antitiroidei che vengono sommnistrati fino alla remissione della patologia. Questo avviene in un lasso di tempo che può andare da pochi mesi fino a 15-20 anni. I farmaci usati sono METIMAZOLO e PROPILTIOVRACILE che vengono somministrati all'inizio in forti dosi (METIMAZOLO 30-40 mg/die / PROPILTIOVRACILE 400-600/die) e poi ridotti quando l'iper funzione  rientra nella norma, a 5-20 mg per il metimazolo e 50-200 per il propiltiovracile. Con queste dosi ridotte a mano a mano al minimo efficace, controllando i valori funzionali si continua per periodi molto variabili. Indici prognostici di remissione duratura sono rappresentati dalla negativizzazione dei TRAB - dalla riduzione di volume della tiroide - dal controllo con dosi basse di antitroidei. Una diversa modalità di trattamento può essere il blocco totale della tiroide ovvero non appena si raggiunge l'eutiroidismo anzichè abbassare la dose di antitiroidei aggiungere L:Tiroxinaalla dose di 0,1 mg die e proseguire così per 1-2 anni dopodichè si sospende la terapia ;con tale metodo il calo degli anticorpi è abbastanza cospicuo.
Radio Iodio
Un'alternativa alla terapia medica è la terapia con iodio radioattivo che determina la distruzione dell'area tiroidea ipercaptante. La dose di iodio varia in base alle dimensioni della tiroide stessa e viene stabilita attraverso scintigrafia. L'esito può essere eutiroidismo o ipotiroidismo a distanza di tempo.L'ipotiroidismo post-irradiazione che si verifica nei primi 3-4 mesi può essere transitorio, dopo è definitivo e va curato con L.Tiroxina.  E' bene accompagnare la terapia radioattiva con cortisonici (prednisone) per evitare un aumento dell' esoftalmo per almeno 2 mesi dopo la terapia.  I controlli di laboratorio vanno effettuati a distanza di 4 / 6 settimane dall'intervento e poi ogni 2 mesi per i primi 6 mesi. Normalmente è sufficiente una sola dose ma talvolta va ripetuta una seconda volta a distanza qualche mese. Le controindicazioni assolute sono la gravidanza e l'allattamento.


L'intervento chirurgico consiste nell' asportazione  della tiroide in toto o parzialmente a seconda della gravitàdella oftalmopatia e viene effettuato dopo aver portato il paziente ad un relativo eutiroidismo con METIMAZOLO, preceduto dalla somministrazione nei 15 giorni antecedenti di ioduro di potassio 5 gocce 2 volte al giorno allo scopo di diminuire la vascolarizzazione della tiroide.

Dopo l'ablazione parziale della ghiandola, i valori tiroidei tornano in genere alla norma e il paziente non ha necessità di ricorrere a terapia sostitutiva tuttavia se l'asportazione è totale essa si rende ovviamente necessariaL'intervento si effettua in anestesia generale e la restitutio si verifica in 1-2 settimane. Nell' 1%dei casi può residuare ipoparatiroidismo.

Per avere altre informazioni è possibile consultare i siti web: Associazione Italiana Pazienti Basedowiani ; Tiroideonline ; Tiroide.com

 

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