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Sei in Dietologia » Rilievo » Diabete di tipo 2: un farmaco potrebbe curarlo agendo direttamente alla fonte
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Un farmaco conosciuto con il nome di niclosamide potrebbe curare la malattia

 

 

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 Un team di ricercatori della Rutgers University sta studiando un nuovo trattamento per curare il diabete di tipo 2  agendo direttamente sulla causa. Sarebbe dunque la chiave di volta per debellare una patologia che colpisce milioni di persone soltanto in Italia.


 

Guidati dal dott. Victor Shengkan Jin,  professore di farmacologia presso la Rutgers Robert Wood Johnson Medical School, gli scienziati hanno dimostrato come la forma modificata di un farmaco conosciuto come niclosamide ( utilizzato per eliminare i parassiti intestinali)  possa essere efficace nel controllo delle cause che scatenano la patologia.

Oggi per controllare l'obesità, una delle principali cause del diabete, l'imperativo categorico è perdere peso con le diete o addirutta, nei casi più gravi, con l’intervento chirurgico di bypass gastrico,  ed è per questo che la ricerca  sottolinea  l’urgenza di trovare un trattamento efficiente. 

"La chirurgia può essere eseguita solo su persone altamente obese -  spiega Jin - e  comporta rischi significativi che possono includere anche la morte, quindi non è una soluzione realistica per la maggior parte dei pazienti."

Secondo il Professore, una delle principali cause dell’insulino-resistenza è l'accumulo di grasso in eccesso nelle cellule del fegato e del tessuto muscolare. Il grasso interrompe il processo in cui l'insulina permette ai tessuti del corpo di assorbire il glucosio correttamente  e usarlo come combustibile. Dunque il glucosio in eccesso rimane nel sangue, dove in alte concentrazioni può causare gravi danni portando cecità, patologie ai reni, e malattie cardiovascolari.

"Il nostro obiettivo, in questo studio, è stato quello di trovare un modo pratico e sicuro per diminuire il contenuto di grassi nel fegato. Abbiamo usato modelli murini per effettuare esperimenti nel nostro laboratorio - commenta Jin – siamo riusciti a rimuovere il grasso,  che a sua volta  ha migliorato la capacità degli animali di utilizzare l'insulina e ridurre lo zucchero nel sangue".

Il farmaco modificato, il cui nome completo è il sale etanolammina niclosamide (NEN), ha bruciato il grasso in eccesso nelle cellule del fegato attraverso un processo noto come disaccoppiamento mitocondriale. L’azione sui mitocondri è essenziale, poiché  sono la fonte di energia per ogni cellula del nostro organismo. Dunque se questi lavorano bene, bruceranno correttamente i grassi e gli zuccheri in quantità adatte a far sì che le cellule funzionino a dovere.

Poter controllare il lavoro di queste centrali offre la possibilità di monitorare gli effetti sui processi di metabolismo e gestione dei grassi e degli zuccheri. Per cui sarebbe come agire sulla fonte  del diabete. Ora si attendono ulteriori approfondimenti e conferme.

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