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Autotrapianto di midollo osseo: il trapianto autologo

sacca usata per autotrapianto_di_midollo_osseo.jpgIl trapianto di midollo osseo può essere realizzato tramite l’ausilio di un donatore o prelevando il midollo dal malato stesso per poi purificarlo e reinserirlo, tecnica denominata autotrapianto di midollo osseo o trapianto autologo. L’autotrapianto di midollo osseo è maggiormente impiegato nei tumori solidi o nella leucemia mieloide acuta. 

Questa procedura viene eseguita tramite diverse fasi: menovre di mobilizzazione, prelievo di cellule staminali, regime di condizionamento e la reinfusione delle cellule staminali.

Manovre di mobilizzazione
Prima di realizzare il prelievo di midollo osseo il paziente è sottoposto ad una terapia farmacologica che serve per aumentare il numero di cellule staminali nel sangue periferico. Il farmaco utilizzato per questo scopo è il “Fattore di crescita granulocitario” che viene somministrato da solo o accompagnato da una chemioterapia.

Prelievo cellule staminali
Nell’Autotrapianto di midollo osseo il prelievo di cellule staminali avviene durante una fase di remissione e può essere realizzato tramite il prelievo delle cellule dal sangue periferico o con il prelievo di midollo osseo. La staminoaferesi (prelievo dal sangue periferico) viene effettuato senza l’utilizzo di una sala operatoria o di un’anestesia. Vengono adoperati dei macchinari che prelevano il sangue, lo suddividono in globuli bianchi, rossi, plasma e prelevano solo i globuli rossi mentre le altre parti vengono rimesse direttamente nel corpo del paziente. Una volta prelevati questi globuli rossi vengono purificati e criopreservati in azoto liquido per essere successivamente reinserite nel paziente. Questo prelievo di cellule staminali è indolore e dura circa 4 ore.
Se per varie ragioni è difficile prelevare un numero sufficiente di cellule staminali, si ricorre al  prelievo di midollo osseo, che a differenza dell’altra procedura, richiede l’utilizzo di una sala operatoria e dell’anestesia generale durante la quale al paziente viene prelevato il midollo osseo attraverso delle aspirazioni multiple dalle creste iliache.

Regime di condizionamento
La fase successiva dell’autotrapianto di midollo osseo è quella in cui il paziente viene ricoverato nella Sezione Trapianti e sottoposto a chemioterapia. Ciò serve per annientare le cellule malate presenti nel midollo osseo e creare spazio per le cellule sane che verranno reinmesse successivamente.

Reinfusione cellule staminali
La quarta fase nell’autotrapianto di midollo osseo è il reinserimento del midollo. Dopo un paio di giorni dalla fine del regime di condizionamento le cellule staminali precedentemente raccolte e congelate, vengono scongelate e reinfuse. Questo procedimento è simile ad una semplice trasfusione di sangue, dura dalle 24 alle 48 ore e viene realizzata nella stanza del paziente. Il periodo che segue il reinserimento delle cellule staminali è il più delicato, poiché una volta avvenuto l’autotrapianto, il midollo osseo purificato deve attecchire e le chemioterapia ha distrutto le cellule staminali preesistenti, quindi il soggetto può facilmente manifestare infezioni da virus o funghi che vengono combattuti somministrando diversi antibiotici e sanguinamenti che vengono fermati con le trasfusioni di piastrine.

Effetti collaterali del trapianto di midollo osseo autologo
Nell’ autotrapianto di modollo osseo le cellule staminali che vengono raccolte e poi reinfuse appartengono al paziente stesso e anche se sono state ripulite prima del rinserimento c’è comunque il rischio che una volta reinmesse vi sia una recidiva dovuta alla infusione di cellule malate.

Altro rischio, come precedentemente indicato, è la possibilità che il paziente contragga infezioni virali o funghinee nelle settimane successive all’autotrapianto di midollo osseo.
Un ulteriore rischio del sottoporsi all’autotrapianto di midollo osseo sono le infezioni virali che spesso avvengono a causa della presenza di virus in fase dormiente all’interno del midollo durante l’estrazione delle cellule staminali.
Una delle tecniche più efficaci per evitare il rischio delle infezioni per chi si sottopone all’autotrapianto di midollo osseo è una stratta igiene personale che consiste nel lavarsi spesso le mani, mantenere una buona igiene orale, farsi spesso la doccia… Inoltre è consigliabile che gli uomini si radano con l’ausilio di rasoi elettrici, poiché questi evitano il formarsi di ferite e abrasioni che potrebbero facilmente infettarsi.

Approfondimenti
Trapianto di midollo autologo







 

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