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Il sale fa male: occhio a quel che comprate

sale fa maleIl sale fa male, ce lo ripetono da tutte le parti: infatti un consumo eccessivo di sale fa male perché aumenta i rischi di ipertensione e ritenzione idrica (per cui, trattenendo i liquidi tendiamo a gonfiarci) e a lungo termine può causare malattie come il cancro allo stomaco, l'osteoporosi, i calcoli renali e l'insufficienza renale. 

Data la sua rischiosità per la salute, l'Unione Europea qualche mese fa aveva già stabilito per tutti i paesi membri di diminuire il sale nel pane e nei prodotti da forno, e molte sono le nazioni (l'Austria, la Germania, la Francia) che in passato hanno fatto degli studi per analizzare il quantitativo di sale nei prodotti commercializzati, con risultati ogni volta raccapriccianti

Da ultima giunge l'Inghilterra, che ha analizzato i campioni di prodotti senza lattosio, senza glutine, senza zucchero, eccetera: insomma, i cibi che dovrebbero essere dietetici, utili cioè a diete particolari per chi soffre di allergie. La maggior parte dei prodotti aveva un contenuto di sale che non ci si aspetterebbe di trovare: gelati, dolci, creme e budini, ad esempio, che sale dovrebbero contenere? E i biscotti? 

Facendo un confronto con corrispettivi i prodotti standard, è risultato che i prodotti dietetici eccedevano nell'uso del sale: si tratta qui del sale cosiddetto nascosto, ovvero del sale che non ti aspetti di trovare quando compri un determinato prodotto. Ma c'è, e considerando quanta roba confezionata e industriale mangiamo al giorno, è bene sapere che c'è sale anche lì, e che il sale fa male non solo quando ne mettiamo troppo nei condimenti, ma in tutte le pietanze che consumiamo, anche in un biscotto zuccheratissimo.  

Per quanto la proposta dell'Unione Europea sia felice, occorre ricordare che il sale messo normalmente nel pane da forno, quello che esce dai panifici, ha una soglia minore del livello di guardia (meno di 500 mg per 100 gr),  e che in generale non dovremmo consumare più di un cucchiaino di sale al giorno, l'equivalente di quasi un chilo e mezzo di pane.

Allora quali sono gli alimenti da cui guardarsi? Certo non l'acqua o il pane casereccio: anche se esistono delle rèclame che pubblicizzano l'acqua iposodica, tranne nei casi prescritti dal medico, l'acqua normale non ha livelli di sodio tali da incidere nella nostra dose quotidiana. Una fetta di prosciutto crudo vanifica l'acquisto di acqua iposodica, tanto vale è meglio limitarsi nei cibi.

Ecco allora un breve elenco di alimenti che contengono con molta probabilità del sale nascosto: prodotti da forno confezionati come wafers, biscotti, fette biscottate, cornflakes (questi ultimi in particolare superano la soglia di 500 mg di sodio per centro grammi), pane in cassetta e panini che non siano quelli freschi, taralli, grissini; minestre liofilizzate (in busta, in barattolo), conserve, patatine fritte e snack salati, snack dolci (nelle barrette di cioccolato come il Mars e in quelle di cereali che pubblicizzano come dietetiche c'è sale), sottoli e carne in scatola, tonno in scatola, formaggi e salumi.

Al primo posto degli alimenti con più sodio c'è la salsa di soia e il ketchup, poi la margarina.

Ma se siamo consapevoli che il sale fa male, forse la prima cosa a cui dovremmo rinunciare sono i fast-food, dove tutto contiene una quantità di zucchero e di sale smodata.

 

 Link utili

http://www.albanesi.it/Alimentazione/cibi/sale.htm

http://www.saleepepequantobasta.com/

http://ricette-calorie.com/valori-nutrizionali/sale.php

http://www.dietaround.com/forum/blogs/lisa83/204-poco-poco-sale.html

http://www.salemarinoditrapani.it/

http://www.adieta.it/sale-iodato.htm

 

 

 

 

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