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Sulle acqueAcqua, meglio minerale o di rubinetto?

Negli ultimi tempi ci sono state alcune polemiche che hanno interessato sia gli Stati Uniti che l'Europa per quanto riguarda le acque minerali in bottiglia: sono sicure o no? Sono convenienti per il cittadino? Sono preferibili all'acqua potabile del rubinetto? O sono solo una trovata pubblicitaria, e bere la minerale non apporta alcun beneficio né sicurezza rispetto all'acqua potabile?  

La questione è spinosa, e non sempre è facile rispondere a tutte queste domande in maniera definitiva. Al momento, la normale acqua potabile del rubinetto non è sotto accusa, e spesso e volentieri ripetiamo quanto sia importante bere molto e comunque, idratarsi con una dose giornaliera minima di otto bicchieri d'acqua al giorno. 

LE ACQUE MINERALI: DEFINIZIONE

In Italia abbiamo una bella varietà di acque minerali, così riconosciute dal Ministero della Sanità per le loro proprietà chimico-fisiche e batteriologiche: acque che provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute.  

LE ACQUE MINERALI: QUALI SONO

In commercio ci sono più di duecento acque minerali, catalogabili a seconda delle loro proprietà chimiche. Le acque minerali non sono trattate. Sull'etichetta, troverete un elenco di caratteristiche che differenziano un'acqua minerale naturale da un'acqua oligominerale, ad esempio. Esso sono: residuo fisso (presenza di minerali dopo l’evaporazione di un litro di acqua a 180°), Ph dell'acqua, temperatura e presenza di sali minerali. Sono spesso indicati i nitrati, sostanze inquinanti che per legge non devono superare una determinata soglia nelle acque e in alcuni alimenti. Non devono esserci nitriti. 

Periodici controlli chimici dovrebbero garantire che l'acqua imbottigliata sia sana, e anche per l'acqua potabile è così.
Vediamo ora i tpi di acque minerali.

Acque minerali con residuo fisso minore o uguale a 50 mg a litro: minimamente mineralizzate, facilitano la diuresi

Acque minerali con residuo fisso dai 50 ai 500 mg/l: è l'acqua oligominerale, adatta per uso quotidiano.

Acque minerali con residuo fisso dai 500 ai 1500 mg/l: acque minerali, da usare in casi particolari

Acque minerali con residuo fisso maggiore di 150: acque fortemente mineralizzate, da usare sotto controllo medico. 

Le acque con un residuo fisso basso e poco sodio sono ideali per la diuresi e per eliminare i calcoli renali e le scorie dall'organismo. Inoltre, sono ottime se si segue una dieta dimagrante e disintossicante, e per chi ha problemi di pressione alta. Tra queste, l'acqua oligominerale, come la San Benedetto, l'acqua oligominerale Vera, l'acqua oligominerale Rocchetta, l'acqua oligominerale Vitasnella, ecc. 

Le acque più ricche di sali minerali sono invece indicate a chi fa sport, chi soffre di pressione bassa, chi ha particolari problemi digestivi (il quale può trarre givoamento bevendo acque minerali con bicarbonato e solfato, che riducono l'acidità intestinale), ecc. Tra queste, l'acqua minerale Ferrarelle e l'acqua minerale Sangemini, ricche di calcio. 

Nonostante l'acqua del rubinetto sia gratis e uguamente sottoposta a controlli (anche più severi), quindi sana, gli italiani sono tra i maggiori consumatori di acqua minerale.  

 

Link utili: 

Acqua minerale

Acqua minerale, una guida

Acqua minerale o del rubinetto?

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