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Tic nervoso
Un tic nervoso, la mania di giocare con i capelli... 

Riguarda piccoli e adulti, è un tic, la tendenza a toccarsi continuamente i capelli. Il disturbo è di natura psichica. L'allarme è visibile da arrossamenti e perdita di capelli, il sintomo di disagi psicologici come ansia, sentimenti di inadeguatezza, incapacità di relazionarsi.

La mania di toccarsi i capelli continuamente in ogni gesto quotidiano che si fa, come guardare la tv, studiare, leggere, stare al computer, è un tic nervoso come potrebbe esserlo mangiarsi le unghie o altri tic. Si fa volontariamente senza che ce se ne accorga, e col tempo può divenire anche un problema perché può causare la caduta e la perdita dei capelli. Infatti si manifesta come vizio compulsivo che peggiora se trascurato. 

Come intervenire? 

L'unico modo per intervenire contro la tricotillomania è l'eliminazione della mania, un passo da compiersi anche attraverso l'aiuto dello psicologo.

Ecco la definizione che ne dà il dott. Walter La Gatta: "Il termine 'tricotillomania' significa letteralmente 'abitudine di tirarsi i capelli' (trico - capelli, tillo - tirare, mania- abitudine) e riguarda infatti l’abitudine compulsiva di strapparsi i capelliprocurandosi delle aree nude nel cuoio capelluto, nelle sopracciglia, nelle ciglia e, in casi piuttosto rari, anche nell’area pubica".

Sintomi e Diagnosi: Secondo il manuale diagnostico degli psichiatri (DSM IV) la tricotillomania fa parte dei Disturbi del Controllo degli Impulsi. Per diagnosticare una tricotillomania devono essere presenti i seguenti sintomi:
  • Ricorrente strappamento dei propri capelli che causa una notevole perdita di capelli.

  • Senso crescente di tensione immediatamente prima di strapparsi i capellio quando si tenta di resistere al comportamento.

  • Piacere, gratificazione, o sollievo durante lo strappamento dei capelli.

  • L’anomalia non è meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale e non è dovuta ad una condizione medica generale (per esempio, una condizione dermatologica).

  • L’anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento.

     

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