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Poliposi nasale: cura farmacologica o chirurgica?

poliposi_nasale_cura.jpgLa poliposi nasale è una malattia infiammatoria che colpisce i seni paranasali, la causa dell’insorgenza di questa malattia è ancora sconosciuta ma si è notato che spesso insorge in persone che soffrono di: intolleranza ad alcuni farmaci, malattie allergiche, malattie immunitarie e genetiche; o che hanno una lesione della mucosa nasale.

 

Per guarire dai polipi nasali non esiste una cura univoca che sia efficace per tutti i pazienti, infatti in alcuni casi è sufficiente una terapia farmacologica mentre in altri è necessaria una terapia chirurgica.

cura farmacologica Poliposi nasale
Generalmente la prima terapia che si segue per la poliposi nasale è quella farmacologica, che però deve essere seguita per un lungo periodo ininterrottamente prima di apportare dei benefici e spesso risulta insufficiente.
I farmaci che sono risultati i più efficaci per questa patologia sono gli antistaminici prescritti in compresse e i cortisonici somministrati per via locale (spray nasali) o per via orale (compresse) o intramuscolare (iniezioni).
Spesso come cura per i polipi nasali si seguono dei cicli di terapia antibiotica (penicillina) somministrati per via orale e nei casi in cui la malattia sia associata ad una infezione fungina viene prescritta anche una cura a base di anti-micotici per via orale. 
Nel caso in cui il paziente affetto da polipi nasali soffra anche di asma la cura farmacologica sarà basata sulla prescrizione di antileucotrieni in compresse.
La terapia a base di lavaggi nasali con soluzioni saline sterili viene generalmente adoperata per interrompere l’accumulo delle secrezioni nei pazienti in attesa di intervento.

cura chirurgica Poliposi nasale
Generalmente si ricorre ad un’operazione chirurgica quando la cura farmacologica per i polipi nasali sia risultata inefficace e il paziente rischia che insorgano insufficienza respiratoria e perdita dell’olfatto.
La scelta della terapia chirurgica da adoperare per questa malattia viene scelta dal medico in base alla grandezza raggiunta dai polipi nasali. Se la poliposi nasale è ad uno stadio iniziale o in caso di recidive post chirurgia endoscopica si adotta la terapia chirurgica meno invasiva, cioè con il laser. Questa operazione viene eseguita in anestesia locale e non richiede il ricovero in ospedale infatti si esegue ambulatorialmente. La chirurgia con laser si esegue con l’utilizzo del laser a diodi e dell’endoscopio (uno strumento a fibre ottiche che consente al chirurgo di individuare i polipi nasali da asportare). Questo intervento laser è poco invasivo e consente al paziente di riprendere le sue  consuete attività già il giorno successivo al trattamento chirurgico.
Quando la situazione si presenta più grave e i polipi nasali si sono estesi fino ai seni paranasali si deve optare per la chirurgia endoscopica, detta anche etmoidectomia. Questa operazione richiede un ricovero in ospedale di circa 3-4 ore e viene eseguito in anestesia generale. Per compiere l’intervento il chirurgo adopera un endoscopio e un microdebrider. L’endoscopio è uno strumento chirurgico a forma di tubicino che è molto flessibile ed ha all’estremità una piccolissima videocamera con una luce. Il microdebrider è uno strumento dotato di una lama rotante che consente al chirurgo di effettuare delle incisioni molto precise sotto guida endoscopica.


Approfondimenti: Etmoidectomia rischi e benefici



 

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