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Trapianto midollo osseo da donatore: tipologie, rischi e conseguenze

intervento per trapianto_midollo_osseo.jpgIl trapianto di cellule staminali emopoietiche, comunemente noto come trapianto di midollo osseo, viene utilizzato per combattere un alto numero di malattie incurabili in altro modo, come: la leucemia, la talassemia, l’aplasia midollare. 

 

Il midollo osseo si trova nella parte interna delle ossa e contiene le cellule staminali che producono gli elementi che compongono le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Quando il midollo osseo inizia a funzionare scorrettamente provoca delle patologie che possono essere combattute solo sostituendolo con uno sano. I risultati ottenuti con il trapianto di midollo osseo sono molto positivi, infatti, questa cura risulta efficace nel 50% dei casi.

Ecco le fasi del trapianto di midollo osseo da donatore:

Prelievo midollo osseo
Il prelievo di midollo osseo dal donatore avviene tramite delle punture alle ossa del bacino, per essere realizzato il paziente viene sottoposto ad un’anestesia totale o epidurale, l’intervento dura in media un’ora e il tutto viene realizzato durante un ricovero ospedaliero di 48-72 ore.

Pre-intervento
Prima di poter realizzare il trapianto di midollo osseo si deve distruggere totalmente o in parte, a seconda delle malattie, il midollo osseo del paziente. Questa operazione viene realizzata con chemioterapie ad alte dosi o radiazioni per poter poi sostituire il midollo con quello nuovo che è stato prelevato da una persona compatibile con il ricevitore. La compatibilità tra due soggetti è un prerequisito fondamentale per la realizzazione del trapianto di midollo osseo da donatore, perché l’uomo possiede un meccanismo che riconosce le cellule uguali a quelle del proprio corpo (HLA) che lo porta a rifiutare quelle diverse provocando il rigetto del midollo trapiantato. Spesso anche quando c’è compatibilità i linfociti riescono a riconoscere le cellule non appartenenti all’organismo e le attaccano, per questo motivo il paziente che deve ricevere il midollo osseo verrà sottoposto ad una terapia farmacologica per ridurre le difese immunitarie.

Trapianto di midollo osseo da donatore
Una volta prelevato il midollo osseo dal donatore e distrutto quello esistente nel ricevente si procede con il trapianto. Esistono diverse tipologie di trapianto di midollo osseo:
1)    trapianto singenico: il donatore è il fratello gemello del ricevente
2)    trapianto da donatore familiare: in genere sorella o fratello 
3)    trapianto intra-familiare con donatore non perfettamente compatibile
4)    trapianto da donatore volontario: il donatore viene individuato tramite il Registro Nazionale ed Internazionale dei Donatori di Midollo Osseo
Quando le cellule staminali sono state prelevate dal donatore vengono introdotte nel ricevente tramite una trasfusione in cui le cellule vengono immesse nel paziente attraverso un catetere venoso centrale. Durante questa trasfusione l’ammalato può eseguire diverse attività purché stia a riposo.

Effetti collaterali del trapianto di midollo osseo da donatore
Il rischio principale,come in ogni trapianto è il rigetto dell'organo. Durante il trapianto insieme alle cellule staminali vengono immessi anche i linfociti (che si occupano della sorveglianza immunitaria) e anche se il donatore e il ricevente sono compatibili, i linfociti possono comunque riconoscere le cellule del donatore e attaccarle provocando il rigetto dell’organo. Questo fenomeno può presentarsi sia pochi giorni dopo il trapianto di midollo osseo, sia dopo 3 mesi.
Oltre al rigetto può verificarsi la Reazione del trapianto contro l’ospite. Durante il trapianto di midollo osseo vengono immesse nel ricevente sia le cellule staminali che i linfociti del donatore. Questi linfociti possono attivarsi perché riconoscono come estranei gli organi del ricevente e li attaccano. Questo fenomeno si manifesta con la comparsa di febbri, dermatite, nausea, dolore addominale, diarrea…
Nelle due settimane successive al trapianto di midollo osseo possono presentarsi varie infezioni o presentarsi dei funghi perché il sistema immunitario è stato precedentemente compromesso per evitare il rigetto e ritorna a funzionare perfettamente solo quando il nuovo midollo è completamente attecchito nel nuovo organismo.
Un altro effetto collaterale è l’infertilità. Essa non è causata direttamente dal trapianto di midollo osseo, ma dalla chemioterapia o radioterapia a cui il paziente viene sottoposto prima dell’intervento.

Approfondimenti
Guida informativa

 

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