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Terapie per l'incontinenza femminile

l'incontinenzaL’incontinenza femminile è un problema che colpisce moltissime donne, circa 2 milioni. Questo fastidio può essere diviso in tre gruppi diversi, la prima può essere catalogata come incontinenza da sforzo, e si distingue dalle perdite incontrollate dovuti all’aumento della pressione addominale (colpi di tosse, esercizi fisici, sollevamento pesi…), il secondo tipo di incontinenza femminile è classificata in incontinenza da urgenza che si presenta frequentemente in età anziana, è provocata da un bisogno urgente di urinare, senza riuscirci. Infine l’ultimo tipo di incontinenza urinaria è quella mista e, come ne suggerisce il nome, è caratterizzata dalla combinazione di incontinenza da sforzo e quella d’urgenza..

Per diagnosticare in modo inequivocabile questo disturbo e adottare un adeguato trattamento terapeutico è necessario prendere in considerazione tutte le possibile cause indi per cui  oltre  ad alcuni esami diagnostici mirati ed essenziali, viene consigliato di tenere un diario dove scrivere e monitorare la modalità, la frequenza e la quantità di urina emessa nell’ arco di circa 72 ore.
Infine è necessario approfondire la funzionalità della vescica tramite altri esami quali, l’esame urodinamico che consente di quantificare l’entità della perdita di urina, lo stato delle strutture sfinteriche, la presenza o l’assenza di iperattività vescicale e la possibile presenza di sindromi correlate all’ostruzione cervico-vescicale e residuo urinario.

I metodi per risolvere l’incontinenza femminile possono essere di entità chirurgiche, nei casi più gravi, oppure “ginniche" quando il caso di incontinenza urinaria non e cosi gravve da richiedere l’intervento chirurgico. Per la risoluzione del problema di incontinenza femminile gioca un ruolo fondamentale la riabilitazione del muscolo pelvico mediante il biofeedback e/o elettrostimolazione.

Questo tipo di approccio terapeutico è molto utile in caso di incontinenza femminile da sforzo o da urgenza e risolve completamente il problema nel caso il cui il prolasso è poco pronunciato, Mentre, se il prolasso è grave, garantisce una miglior riuscita dell’intervento chirurgico correttivo. La via chirurgica viene consigliata solo e se le terapie farmacologiche e riabilitative non danno risultati.

In parallelo alla terapia sovra citata può essere prescritta la terapia farmacologica che agisce a livello del sistema nervoso e a livello recettoriale locale, ai fini di aumentare la soglia dello stimolo di fare pipì e riducendo la sintomatologia legata all’incontinenza femminile d’urgenza.
Come gran parte dei farmaci, anche questo tipo di terapia può avere degli effetti collaterali, quali stipsi, secchezza in bocca, disturbi dell’umore, indi per cui è necessario che il trattamento farmacologico sia somministrato sotto stretto controllo medico.

L’interesse dell’mondo scientifico è volto verso un miglioramento quotidiano delle terapie per l’incontinenza femminile, cercando di renderle sempre meno invasive e liberando le pazienti dal disagio psicologico dovuto a questo disturbo che spesso ha un impatto frustrante e negativo nella loro vita sociale.  

Link utili:

Urologia

ginecologia

 

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