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La pancreatite: il pancreas che si "autodigerisce".

una malattia del pancreas: la pancreatiteLa pancreatite acuta è un infiammazione del pancreas. È un malattia che colpisce circa 15'000  italiani all’anno e se non viene curata adeguatamente può diventare cronica.
Il pancreas è una ghiandola piuttosto grande situata appena dietro lo stomaco e secerne degli enzimi digestivi che aiutano l’organismo a digerire e assorbire gli alimenti.
Questo organo, oltre che essere fondamentale per la digestione, controlla anche i livelli di zucchero nel sangue producendo un ormone chiamato insulina.
L'insulina è lo stesso ormone che viene iniettato dalle persone che soffrono di diabete.

La pancreatite acuta si manifesta con un dolore nella parte alta della pancia. Il dolore, in molti casi, è improvviso e molto forte e, a volte, è costante e continuo. Il dolore può anche estendersi verso la schiena.

Il pancreas infiammato viene lentamente distrutto dagli enzimi digestivi da lui stesso prodotti e, nei casi più gravi può provocare emorragie, gravi danni ai tessuti, infezioni, formazione di cisti, perdita di peso, diabete e difficoltà digestive. La pancreatite è normalmente una malattia curabile ma, se non viene curata adeguatamente può causare addirittura la morte.

La pancreatite acuta può essere causata da un abuso di alcool e farmaci, da calcoli biliari, traumi, interventi chirurgici alla pancia, oppure da malformazioni del pancreas stesso o dell’intestino.

Durante gli attacchi di pancreatite acuta i livelli degli enzimi digestivi, del glucosio, dei grassi e, di alcune altre sostanze chimiche, presenti nel sangue sono molto alti.

La terapia per la pancreatite acuta  dipende dalla gravità dell’attacco.
Normalmente il paziente viene ricoverato in ospedale dove, tramite una flebo, gli vengono somministrati dei liquidi per reintegrare  il volume del sangue.
I reni e i polmoni possono essere trattati tramite dialisi e con la ventilazione artificiale per prevenire un insufficienza.
Nei casi meno gravi il paziente resta a digiuni per 3 o 4 giorni, durante i quali gli vengono somministrati liquidi e analgesici, in caso in cui l’infiammazione al pancreas fosse particolarmente grave, il digiuno può protrarsi anche per 5-6 settimane.

Solitamente gli attacchi di pancreatite acuta durano alcuni giorni, a meno che non siano presenti dei calcoli nel dotto biliare e/o pancreatico.

Se si verificano complicazioni come infezioni, formazioni di cisti, emorragia il medico potrebbe ricorrere all’esportazione della cistifellea.

La pancreatite cronica può essere causata da diversi fattori. Per il 70% dei casi è provocata da un abuso di alcol, soprattutto negli uomini fra i 30 e i 40 anni. Alcune forme croniche possono essere anche ereditarie, dovute ad alcune anomalie degli enzimi pancreatici che “digeriscono” il pancreas danneggiandolo. I sintomi che caratterizzano la forma cronica sono:
Perdita di peso a causa di un malassorbimento.
Diabete
Dolore alla pancia e, in alcuni casi, alla schiena.

Per la diagnosi della forma cronica vengono richieste le analisi del sangue per controllare il funzionamento del pancreas, l’ecografia e la Tac.
Una volta diagnosticata la forma cronica il paziente viene curato con dei farmaci che contengono enzimi pancreatici e, in alcuni casi, con la somministrazione di insulina o altri farmaci che tengono sotto controllo il livello di glucosio.

Dopo un attacco di pancreatite è consigliato moderare il consumo di grassi, limitare caffè, evitare pasti abbondanti e bevande alcoliche e infine bere molti liquidi.

Link utili:

Nuove tecniche di cure per il pancreas

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