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Intervento alla tiroide: tiroidectomia mininvasiva e tiroidectomia tradizionale

donna post intervento_alla_tiroide.jpgL’intervento alla tiroide viene eseguito per vari motivi:
1)    quando è stato diagnosticato il gozzo semplice e anche se la tiroide funziona correttamente, il suo ingrossamento provoca dei fastidi al paziente (difficoltà di deglutire o difficoltà respiratorie)
2)    quando è stato diagnosticato un carcinoma tiroideo
3)    quando un paziente è affetto da ipertiroidismo e la cura farmacologica si è rivelata insufficiente

L’intervento alla tiroide può essere effettuato sia tramite tecniche mininvasive, sia con la chirurgia tradizionale. Ma in entrambi i casi prima dell’intervento il paziente viene sottoposto a diversi controlli per verificare che il soggetto possa essere sottoposto all’operazione, gli esami consistono in: analisi del sangue, radiografia al torace, ecografia tiroide ee ecg.

Chirurgia tradizionale
La tireidectomia tradizionale viene scelta qualora non siano praticabili le tecniche di operazione non invasive e ciò avviene o perché la parte della tiroide da asportare è molto grande, o perché l’intervento da affrontare è complesso. Nell’intervento tradizionale alla tiroide si procede realizzando un’incisione tra i 2 e gli 8 centrimetri nella parte inferiore del collo tramite la quale il chirurgo procederà ad asportare la tiroide o una porzione di quest’organo. L’operazione viene eseguita in anestesia generale e la sua durata è mediamente di due ore. Nei giorni successivi l’operazione il paziente dovrà rimanere in ospedale per uno o due giorni a seconda della sua velocità di recupero.
Chirurgia mininvasiva
L’intervento alla tiroide realizzato tramite tecniche non invasive può essere realizzato con tre differenti approcci:
1)    tiroidectomia endoscopica: richiede due incisioni diverse molto piccole, la prima viene utilizzata per inserire la microcamera e la seconda per raggiungere con il bisturi la porzione di tiroide da togliere. Le incisioni sono generalmente inferiori ai 3 cm.
2)    tiredectomia robotica endoscopica: è l’evoluzione della tiroidectomia endoscopia e a differenza della prima permette di utilizzare un robot che permette al chirurgo di avere una immagine ingradita e tridimensionale del campo operatorio e di realizzare movimenti estremamente precisi al millimetro.
3)    tiroidectomia video.assistita: in questo caso viene realizzata un’unica incisione di circa 2 cm e tale tipologia di intervento alla tiroide può essere adoperato qualora il nodulo, o la cisti, o il carcinoma della tiroide da asportare siano di dimensioni inferiori ai 5 cm.
Le tecniche non invasive di intervento alla tiroide hanno il vantaggio di permettere un recupero più veloce del paziente, un ricovero post-operatorio più breve e una cicatrice di dimensioni inferiori a quella realizzata nella chirurgia tradizionale.  
Approfondimenti:
Intervento tradizionale alla tiroide
Chirurgia non invasiva


 

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