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Identificate alcune variazioni genetiche legate all'obesità infantile

Secondo uno studio svolto dai ricercatori dello University College di Londra, una variante genetica potrebbe svolgere un ruolo chiave nella mancanza di appetito e obesità nei bambini.

La ricerca ha rilevato che in alcuni bambini ad associarsi con un insaziabile appetito sarebbe una delle due varianti del gene FTO.
Il team basa le ue conclusioni su un esperimento condotto su 131 bambini di età compresa tra i quattro e cinque anni a cui, un'ora dopo aver ricevuto un pasto completo, veniva offerta la possibilità di mangiare dolci.

I bimbi con la variante del gene "incriminato" si sono dimostrati propensi a mangiare più cibo, spiega il Dr. Jane Wardle. che ha condotto lo studio.

La ricerca dimostra il motivo per cui alcuni bambini sentono il bisogno di mangiare anche se sazii, ha detto.

"Sapere come funziona il gene è un primo passo per ridurre al minimo gli effetti negativi", aggiunge lo scienziato.

In uno studio del DNA fatto nel 2007 che ha coinvolto 37mila cittadini europei è stato scoperto per caso il gene che potrebbe essere l'obiettivo delle future terapie contro l'obesità infantile.

I possessori della variante del gene FTO indagata hanno avuto un + 70% di possibilità di soffrire di obesità.
Non solo: i bambini che la possiedono consumano mediamente 100 calorie in più ad ogni pasto.

 

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