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Linee guida aggiornate sulla terapia farmacologica dell’acne: trattamento topico e sistemico

  acne.jpgL'acne e' una malattia infiammatoria della cute che colpisce il canale pilo sebaceo; si tratta di una delle più diffuse forme di dermatosi, originata da un complesso molto ampio di fattori: preesistente stato infiammatorio, produzione di sebo in eccesso, ipercheratinizzazione follicolare e proliferazione di batteri.
Più in particolare, il batterio Propionibacterium ha un ruolo molto importante nella formazione delle lesioni associate all’acne perché secerne i lipasi, enzimi tossici che provocano la liberazione di acidi grassi liberi.

 

 
In questo articolo vedremo le ultime linee guida sulla cura dell’acne di tipo farmacologico.

Cura dell’acne: terapia farmacologica topica
La terapia topica dell’acne si basa su principi farmacologici che possono essere applicati sulla pelle.
Vediamo quali sono.
Benzoilperossido
Si tratta di un’agente antibatterico e ossidante contenuto in molti farmaci da banco o preparati prescritti dal medico in caso di forme di acne lievi o moderate.
La sua azione di distruzione del batterio Propionibacterium è potenziata dall’associazione con antibiotici per uso topico o orale.
Il benzoilperossido puo’ avere alcuni effetti collaterali: irritazioni della cute, dermatiti da contatto, decolorazione della pelle o dei vestiti.
Antibiotici
Anche clindamicina e eritromicina, antibiotici ad uso topico, possono essere impiegati nella terapia dell’acne lieve  e moderata proprio per la loro azione antibatterica e antiinfiammatoria.
L’eritromicina puo’ essere legata al manifestarsi di una resistenza batterica.
Questi due antibiotici possono essere somministrati in associazione a benzoilperossido per combattere ceppi di P. acnes che resistono ad altre cure.
Questa terapia combinata puo’ dare luogo a lievi irritazioni cutanee.
L’ Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (FDA) ha approvato l’uso del farmaco antimicrobico dapsone nella terapia topica dell’acne attraverso l’applicazione del gel Aczone (concentrazione del 5%).
Il principio attivo non è però disponibile in Italia.
L’uso topico di benzoilperossido in associazione a dapsone puo’ causare temporaneamente la comparsa di una colorazione arancione o gialla dei peli e della cute del viso. 
Acido azelaico
Il principio attivo svolge un’azione anti cheratinizzante, antinfiammatoria e antibatterica.
Nei soggetti con pelle scura puo’ sorgere ipopigmentazione. Facendo riferimento allo schema delle categorie stabilite dalla FDA per definire il grado di rischio dell’assunzione di farmaci in gravidanza, l’acido azelaico appartiene alla categoria B (non esistono evidenze sul rischio in gravidanza)
Retinoidi
Tretinoina, tazarotene e adapalene sono utilizzati nella cura delle lesioni associate all’acne o nella terapia di mantenimento dopo la cura.
La loro azione di normalizzazione della cheratinizzazione e di riduzione dell’infiammazione viene potenziata se vengono associati agli antibiotici.
I retinoidi possono causare eritema, desquamazione, prurito, ustioni.
Adapalene e tretinoina appartengono alla categoria X (farmaci controindicati per le donne in gravidanza)
 
Cura dell’acne: terapia farmacologica sistemica
Antibiotici orali
Le tetraclicine( doxicicline, minociclina e eritromicina) sono utilizzate nel trattamento dell’acne infiammatoria moderata o severa quando i farmaci per uso topico non sono stati efficaci.
Questa famiglia di antibiotici esercita un’azione antinfiammatoria e antibatterica.
La minoclicina, se assunta per lunghi periodi, puo’ dare luogo a forme di lupus farmaco-indotto.
Anche i farmaci appartenenti a questa famiglia non possono essere somministrati in gravidanza.
Isotretinoina
Il farmaco svolge un’azione cheratolica, antinfiammatoria; inoltre riduce la produzione di sebo e blocca la proliferazione del batterio P.acnes.
L’isotretinoina è impiegata nella cura dell’acne nodulocistica; il trattamento ha particolare efficacia nell’eliminazione totale delle lesioni associate a questa forma di acne e nella prevenzione di una loro ricomparsa per molti anni dalla fine della terapia.
Gli effetti collaterali che l’isotretinoina puo’ avere sono: depressione, epatite e pancreatite, ipertrigliceridemia, mialgia. A livello cutaneo possono manifestarsi eczema, secchezza cutanea, alopecia, fotosensibilità. Questo farmaco è un teratogeno ( puo’ causare malformazioni al feto). Le regole per la sua prescrizione sono stabilite dal programma iPLEDGE (programma computerizzato riguardante il rischio dell’assunzione di isotretinoina in caso di gravidanza).

Cura dell’acne: terapia con contraccettivi orali
I contraccettivi orali possono essere usati nella terapia dell’acne in quanto gli estrogeni svolgono un’azione di riduzione della produzione sia del sebo che degli androgeni di origine surrenale o ovarica.

Cura dell’acne: spironolattone
Si tratta di un antiandrogeno usato nella cura dell’acne che colpisce le donne; puo’ provocare irregolarità del ciclo mestruale e iperpotassiemia. Questo principio attivo fa parte della categoria C (rischio non del tutto escluso).

Indicazioni sulla scelta dei farmaci per la cura dell’acne
L’acido salicilico e il benzoilperossido ad uso topico sono i farmaci utilizzati più spesso per  il trattamento della malattia.
Se l’acne è in forma live o moderata puo’ essere prescritta una terapia che combina benzoilperossido e antibiotico topico. In generale, l’associazione di questi due trattamenti è più efficace nella terapia di forme di acne associate alla  presenza di lesioni con pustole.

Cause dell'acne






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