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Un cuore malato dalla nascita

malattie cardiache congeniteSiamo abituati a pensare che una malattia cardiaca porti inevitabilmente alla morte. Ancora di più se è presente dalla nascita. Le cardiopatie congenite si suddividono per la loro pericolosità da gravi a lievi e spesso si manifestano in età adulta e non sono pericolose per la salute. Basta conoscerle, controllarle e conviverci.

  

Come tutti gli organi del nostro corpo, il cuore può ammalarsi nel corso della vita. Ma a volte può nascere già con qualche difetto. Non è poi così rara la possibilità di nascere con qualche cardiopatia congenita: si stima infatti che otto casi su mille nati vivi presenti una cardiopatia alla nascita. Le malattie congenite sono alterazioni della struttura o della funzione di uno o più organi che si sono determinate prima della nascita, al momento del concepimento o durante la vita embrio-fetale. Nel caso del cuore sono difetti a carico del muscolo cardiaco o dei vasi sanguigni vicino al cuore, che non si sono sviluppati normalmente prima della nascita. Le cardiopatie congenite possono essere potenzialmente letali o possono essere affrontate con serenità durante la vita; ma condizionano fortemente la vita di chi ne è affetto. Avere una cardiopatia congenita quindi non vuol dire vivere già destinati alla morte; ma esistono alcuni difetti congeniti del cuore talmente complessi da portare a morte un neonato in pochi giorni, a meno che non venga effettuato un intervento medico o chirurgico immediato. La cianosi o la reazione avversa alla cianosi è il primo segnale di pericolo che qualcosa nell'apparato cardiocircolatorio non va. Se gli scambi gassosi sono compromessi perchè i polmoni non funzionano correttamente (fibrosi) o c'è uno scompenso cardiocircolatorio (edema polmonare) il tipico colorito cianotico avverte della presenza di uno scompenso. Tuttavia questo tipo di cianosi risponde quasi sempre al trattamento con ossigeno. Quando l'architettura cardiaca viene sovvertita e il sangue venoso, che normalmente dovrebbe essere indirizzato al circolo polmonare, viene subito inviato in aorta e nelle arterie senza essersi regolarmente ossigenato, il sintomo è un sangue arterioso ricco di emoglobina scarsamente saturata di O2 e il tipico colorito bluastro della cute, delle labbra e della lingua; un rigonfiamento delle falangi terminali delle dita dei piedi e delle mani. Nelle cianosi di lieve entità avremo le dita a forma di bacchetta di tamburo e le unghia a forma di vetrino d'orologio. Se vuoi saperne di più leggi le cardiopatie congenite severe cianogene e acianogene. Tra le malattie cardiache congenite esistono anche difetti che si evidenziano in età più adulta e che raramente mettono a rischio la vita dei soggetti. Si può parlare di un gruppo ben stimato che prende il nome di: cardiopatici congeniti adulti. Costituiscono un gruppo di circa 75.000-100.000 soggetti in Italia. Con un ingresso in età adulta ogni anno di almeno 2000 pazienti. Il difetto interventricolare è la malformazione cardiaca più diffusa, con un’incidenza del 20-30% e consiste in un foro nel setto che separa il ventricolo destro dal ventricolo sinistro. Può provocare sintomi in età adulta come affaticamento, mancanza di fiato, alterazioni del normale ritmo del cuore. E' il caso del difetto interatriale (800-1000 nuovi casi ogni anno) caratterizzato dalla presenza di un foro nella parete muscolare che normalmente separa i due atri. Il forame ovale pervio, presente in circa un quarto della popolazione italiana è rischioso solo quando il sangue che passa in modo anomalo dall'atrio destro a quello sinistro porta con sé dei piccoli coaguli di sangue, che arrivano dalle gambe, e che possono bloccare il flusso di sangue nelle arterie di piccole dimensioni.

Classificazione cardiopatie congenite

Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

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