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Meglio non rischiare quando si tratta di proteggere la nostra pelle

 

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Un nuovo studio pubblicato sul Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention ha scoperto che le donne, di età compresa tra i 15 e i 20 anni, che hanno avuto almeno cinque scottature, hanno incrementato dell’80% il proprio rischio di melanoma.
Date queste statistiche inquietanti sul cancro della pelle è essenziale, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sapere come applicare correttamente la protezione solare per garantire una maggiore tutelata dai danni causati dai raggi UV.
Meglio quindi sfatare alcuni miti riguardo le creme solari che potrebbero compromettere il nostro benessere.

Mito: maggiore è il fattore di protezione meglio è
Realtà: “C'è poca differenza tra un SPF 30 o 50 o 100 nella percentuale totale di luce ultravioletta bloccata - dice Elisabetta Tanzi co-direttore del Washington Institute di Chirurgia dermatologica Laser a Washington - Molto meglio utilizzare un SPF 30 opportunamente che un SPF 50 senza poi riapplicarlo correttamente”. Per una protezione sufficiente applicare su tutto il corpo la crema solare 30 minuti prima di uscire e ripetere l’operazione ogni 2 ore.

Mito: il trucco con uno schermo solare offre un’adeguata protezione
Realtà: “Questo tipo di trucco non offre assolutamente una protezione sufficiente perché di solito è applicato in modo non uniforme sulla pelle, oltre a durare poco meno di due ore” dice David Bank, direttore del Centro di Dermatologia, Estetica e Chirurgia Laser a Mount Kisco, New York. Meglio applicare sempre come base un’apposita crema solare per il viso.

Mito: gli ingredienti delle creme solari possono causare il cancro
Realtà: Anche se questo è un tema caldo in questo momento , non c'è un valido studio scientifico che collega gli ingredienti delle protezioni solari al cancro. Non tutti i filtri solari hanno ingredienti chimici nella loro composizione, quindi se siete preoccupati scegliere una formula priva di sostanze chimiche, con ossido di zinco o biossido di titanio.

Mito: non è necessario utilizzare creme solari in tutto il corpo
Realtà: spesso i nei più preoccupanti sono individuati sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi, aree con molto meno pigmento e su cui raramente viene messa una protezione solare. Utilizzate quindi creme solari anche in quelle parti del corpo che pensate non possano subire danni da esposizione al sole.

Mito: la protezione solare dei bambini è più delicata
Realtà: tutte le creme solari, che siano per bambini o per adulti, contengono gli stessi principi attivi e hanno solo formulazioni diverse, spiega Tanzi. Le creme solari degli adulti tendono ad essere più esteticamente curate, sono invisibili sulla pelle a differenza di quelle per bambini, che invece risultano più spesse e opache, dal momento che ai ragazzi di solito non importa.

Mito: la crema solare funziona meglio in base al tipo di spruzzo
Realtà: non c'è alcuna differenza; dipende da ciò che si preferisce in termini di comodità. Se trovate la lozione appiccicosa, potreste essere inclini ad applicarne meno di quanto si dovrebbe. In tal caso optate per uno spray.

Mito: non c'è bisogno di riapplicare le creme solari resistenti all'acqua
Realtà: i più nuovi orientamenti della FDA affermano che eventuali creme solari resistenti all'acqua devono includere nelle indicazioni quanto tempo si deve aspettare per essere protetti durante il nuoto in caso di sudorazione (di solito 40 o 80 minuti). Secondo le nuove linee guida entrate in vigore nel giugno 2012, le creme solari non possono più rivendicare di essere impermeabili o sweatproof. 

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