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Una ricerca inglese ha scoperto che la nicotina potrebbe essere una sostanza benefica per i malati di Alzheimer

 


 

La nicotina può essere positiva per il cervello ed i suoi effetti potrebbero costituire la base per nuovi farmaci per curare il morbo di Alzheimer. E' un team di ricercatori del King's College di Londra che ha ha sperimentato sui ratti, per il momento, gli effetti della nicotina. E i risultati dicono che questa nota sostanza molto deprecata in relazione alla dipendenza del fumo di sigaretta, potrebbe migliorare l’apprendimento, la memoria e le prestazioni cognitive dei pazienti affetti da Alzheimer.  

Gli scienziati confermano tuttavia, che l'effetto è ancora in fase di studio, e che i rischi per la salute prodotti dal fumo e gli effetti tossici provocati dai cerotti sono superiori rispetto ai benefici, parlando di soggetti sani. Quindi per chi avesse tirato un sospiro di sollievo nella speranza di leggere che fumare non fa male, sappia che non è così!

Le aziende farmaceutiche sperano di confermare gli effetti positivi della nicotina in relazione al morbo di Alzheimer, riducendo però al minimo il rischio di dipendenza.

Ma come agisce la nicotina? La nicotina agisce su diversi recettori del cervello, come stimolante. La ricerca, che sarà presentata al Forum europeo di Neuroscienze a Ginevra, ha rilevato che l'iniezione di nicotina nei ratti ha prodotto miglioramenti nei livelli di attenzione e reazione a stimoli visivi oltre il 5 per cento.

Farmaci basati sulla struttura chimica della nicotina sono già in fase di sperimentazione per prevenire il declino mentale causato dal morbo di Alzheimer, nella speranza che essi possano consentire ai pazienti di rimanere mentalmente sani e di conservare la loro memoria un po'più a lungo.



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