Ultimi articoli

Ultime news

Sei in Psicologia » Rilievo » Gli animali aiutano a curare la depressione
E-mail
Pet Therapy: ecco come curare la depressione e non solo

La Pet Therapy: una nuova cura per la depressioneLa Pet therapy è una pratica terapeutica piuttosto nuova che prevede l'impiego di animali come supporto per migliorare la salute psico-fisica, curare la depressione e altre disturbi psicologici.
Questo nuovo approccio terapeutico, utile soprattutto per  risolvere e curare la depressione, è diviso in due rami: il primo è l' Attività Assistita da Animali”, e viene consigliata per migliorare  la qualità della vita attraverso attività ludiche e ricreative; il secondo metodo, invece, è denominato TAA, ossia Terapia Assistita da Animali, ed un approccio terapeutico che consiste in programmi che mirano al superamento del disagio psico-fisico.

  

La Pet Therapy è nata nel 1953 quando il neuropsichiatra americano Boris Levinson si rese conto dell'effetto positivo che aveva il suo cane Jingles su un paziente autistico. Da quel momento in poi Levinson iniziò a tener  sempre con sé Jingles durante gli incontri con i pazienti e notò che il cane riusciva  come “rompere” il ghiaccio, aprendo un canale di comunicazione con i pazienti e facilitando cosi anche il lavoro del neuropsichiatra
Negli anni successivi Levinson studiò con attenzione gli effetti positivi che gli animali avevano sui pazienti psichiatrici.

Il primo vero approccio terapeutico per curare la depressione altri disturbi con la Per Therapy, risale però al 1977. Questa nuova tecnica è stata adottata da due  psichiatri dell'Universita dell'Ohio; Sam e Elisabeth Corson.
I due medici  hanno dato la possibilità a 47 pazienti di scegliere un cane. L'interazione con l'animale ha subito fatto notare un crescente miglioramento nella socializzazione, nell'indipendenza e nell'acquisire maggior rispetto verso se stessi, in tutti i 47 pazienti.

In seguito, nel 1981, la Pet Therapy è stata impiegata per la prima volta anche in un ospedale di Melbourne.
Un Golden Retriver è stato “portato a spasso”in alcini reparti dell’ospedale australiano e ne è risultato che  70 pazienti si sono subito mostrati più sorridenti e più ottimisti verso il futuro.

Da allora sono in costante crescita le testimonianze dei benefici della Pet Therapy..
Risultati interessanti sono emersi anche a Glasgow durante la conferenza mondiale  sulle interazioni uomo-animale pare che, nell'arco di 5 anni, chi possiede un animale fa circa il 20% di visite mediche in meno rispetto a chi non ne ha.

Questo approccio terapeutico è arrivato in Italia nel 1987 ma solo nel 2003 è stato firmato “l'accordo Stato- Regioni sul benessere degli animali da compagnia e Pet therapy” con lo scopo di diffondere la terapia come uno valido metodo per curare la depressione e altri disturbi psico-fisici.
Purtroppo, nonostante un recente rapporto del Ministero della Salute in cui si attesta la validità terapeutica della Pet Therapy, una legislazione è ancora lontana..

La Pet Therapy, oltre che per curare la depressione,  è perfetta per la riabilitazione dei disabili, per i bambini autistici, per gli anziani affetti da Alzheimer, nei tossicodipendenti e nei pazienti usciti dal coma.

Essendo, malauguratamente, una terapia non riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, possono permettersi di avviare progetti di Pet therapy solo gli ospedali delle regioni d'Italia più ricche.

Articoli correlati