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Riottenere l'udito con la stapedotomia, l'intervento per combattere l'otosclerosi

L’otointervento_otosclerosi.jpgsclerosi è una malattia ereditaria che provoca una progressiva perdita dell’udito e fino ad oggi non sono stati trovati dei medicinali o delle terapie efficaci in grado di contrastare la perdita dell’udito, l’unica risorsa contro l’otosclerosi sembra essere un intervento chiamato stapedotomia  che è in grado di far recuperare al paziente un udito normale. 

Intervento per l’otosclerosi
La stapedotomia viene realizzata in anestesia locale, tramite l’utilizzo di un microscopio operatorio si raggiunge il condotto uditivo, poi si solleva la membrana timpanica e con un microtrapano si realizza un foro nella base della staffa. Successivamente i bracci della staffa vengono rimossi e sostituiti con una protesi a forma di pistone.

Chi si può sottoporre all’intervento
Qualunque persona di qualunque età può decidere di sottoporsi all’operazione.

Pro dell’intervento
Quest’intervento per l’otosclerosi si è molto diffuso negli anni e assicura una buona riuscita, cioè un totale riacquisto della capacità uditiva nel 97% dei casi e generalmente questo risultato viene mantenuto per sempre.

Contro dell’intervento
Nelle ore successive all’operazione possono manifestarsi dei fastidi come dei disturbi dell’equilibrio che normalmente scompaiono nel giro di poche ore.
Alle volte, passati molti anni dalla stapedotomia può verificarsi lo sganciamento della protesi e in questi casi il paziente dovrà sottoporsi nuovamente all’intervento per sostituire questa protesi.
Spesso l’otosclerosi oltre a provocare la perdita di udito, causa anche degli acufeni che purtroppo non sempre scompaiono dopo essersi sottoposti all’intervento. Comunque generalmente li lascia inalterati e solo rarissimamente l’operazione ne determina un peggioramento.

Rischi dell’intervento
Dopo l’intervento per l’otosclerosi il paziente può manifestare un’alterazione del gusto, ciò avviene se durante l’operazione è stato accidentalmente spostato un piccolo nervo che si trova all’interno dell’orecchio. Questo disturbo generalmente scompare nel giro di pochi mesi, ma raramente può rimanere permanente.
Esistono delle altre complicazioni come l’accidentale perforazione della membrana o un deficit del nervo facciale, ma si tratta di casi molto rari.

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