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Sei in Medicina interna » Rilievo » Anemia: impariamo a conoscerla
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Alcuni rischi di questa malattia possono facilmente confondersi con quelli dello stress, per cui è bene conoscere l’anemia per non rischiare che interferisca con la nostra vita

 

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Se vi sentite sempre stanchi, avete poco appetito, fate fatica a ricordare le cose, perdete i capelli, avete infezioni frequenti, potreste essere soggetti anemici.
Il ferro è fondamentale per il giusto funzionamento dell’emoglobina, che trasporta l’ossigeno a tutte le cellule dell’organismo. Ecco perché l’anemia può essere rischiosa.
I primi sintomi di questa carenza si presentano con stanchezza e spossatezza.
Purtroppo il peggioramento della qualità degli alimenti ha ripresentato la carenza di ferro come condizione in aumento. Lo denuncia l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indica in un rapporto che 1 miliardo e 600 milioni di abitanti del pianeta rischiano per le conseguenze di questa carenza e che già 700 milioni di questi sono malati di anemia. 

 

In Italia un’indagine svolta nel 2006 riportava questa fotografia della popolazione (di 58.140.000 all’epoca): 291.000 bambini in età prescolare su 2.658.000 risultavano anemici, così come 80.000 donne in gravidanza su 515.000, 1.868.000 donne in età fertile e non in gravidanza su 13.479.000. Una stima che si rivelò comunque inferiore alla media europea. 

È accertato che le carenze di ferro diminuiscono la funzionalità del cervello e peggiorano la memoria e la capacità di apprendimento.
Anche donne incinte e anziani dovrebbero stare attenti all’anemia. Infatti se durante la gravidanza le riserve sono basse si potrebbe venire a determinare una carenza che potenzialmente potrebbe rallentare la crescita cerebrale del bambino. Mentre per quanto riguarda gli anziani, lo stato di carenza può essere dovuto a diete povere assieme ad una ridotta capacità di assorbimento del ferro da parte del canale digerente.

 L’alimentazione è la principale fonte da cui il nostro organismo assorbe il ferro necessario. Gli alimenti che contengono ferro e che andrebbero inseriti nella propria dieta quotidiana sono:

1. Carne magra: contiene 6 mg di ferro ogni 150 grammi;
2. Fagioli cotti: contengono 5 mg di ferro ogni 200 grammi;
3. Sardine in scatola: contengono 5 mg di ferro ogni 100 grammi;
4. Cereali per la prima colazione: contengono 4 mg di ferro ogni 30-45 grammi;
5. Fichi secchi: contiene 3 mg di ferro ogni 4 grammi;
6. Carne di tacchino: contiene 2 mg di ferro  ogni 120 grammi;
7. Semi di sesamo: contengono 2 mg di ferro  ogni 20 grammi.

Il nostro organismo assimila solo il 25% del ferro contenuto negli alimenti, ma si può migliorarne l’assorbimento affiancando a quelli precedenti questi alimenti:

1. Vitamina C presente negli agrumi, uva, kiwi, peperoni e patate 
2. Fruttosio contenuto nella frutta e nelle spremute 
3. Proteine della carne e del pesce

Bisogna anche fare attenzione che l’anemia non sia conseguenza di altre malattie, come ad esempio la malattia renale cronica, le malattie infiammatorie intestinali, lo scompenso cardiaco, sanguinamenti uterini gravi e durante cicli di chemioterapia.

 
 

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