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Sei in Medicina alternativa » Rilievo » Le tecniche meditative e yogiche aumentano le prestazioni cerebrali
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La scoperta potrebbe fornire nuovi trattamenti per le persone paralizzate o affette da malattie neurodegenerative

 


tm.jpg Una nuova ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Technology ha dimostrato che la meditazione e lo yoga oltre a renderci più sereni interiormente, ottimizzano al massimo le funzioni cerebrali. Sembra che se praticate per un lungo periodo di tempo, tali discipline potrebbero addirittura aiutare a controllare con la mente un computer in maniera più veloce, e questo potrebbe avere importanti implicazioni anche su coloro affetti da patologie degenerative e paralizzanti.

 

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota ed eseguito su oltre trenta volontari. Dodici dei partecipanti avevano un anno di esperienza di yoga o meditazione alle spalle, mentre il gruppo di controllo era composto da 24 persone che non avevano esperienza con tali discipline. 

Ognuno di loro ha partecipato a tre esperimenti di due ore ciascuno nel corso di un mese. Ai volontari, che utilizzavano apparecchi collegati al cuoio capelluto in maniera da controllare l’attività cerebrale, è stato chiesto di spostare il cursore sullo schermo del computer immaginando i movimenti che avrebbero compiuto con la mano destra o la sinistra.

I risultati hanno mostrato che coloro che possedevano una certa  familiarità con lo yoga o la meditazione avevano il doppio delle possibilità di completare l’attività interfacciata cervello/computer.

Durante l’indagine sono state condotte 30 prove in cui è stata verificata anche la velocità di risposta che è risultata tre volte migliore tra le persone che praticavano yoga e affini.

“Negli ultimi anni, c’è stata molta di attenzione sul miglioramento computer/cervello e interfacciamenti al computer, ma molto poca attenzione al solo lato cervello”, spiega Bin Lui, professore presso l’Università di College del Minnesota e direttore dell’Istituto dell’Università di Ingegneria in Medicina. 

I ricercatori sono sempre più concentrati nella ricerca di modi per aiutare le persone fisicamente disabili, che soffrono di malattie come la SLA o paralisi cerebrale. In questi casi, la funzione del cervello rimane intatta, ma queste persone devono trovare un modo per bypassare il controllo muscolare per spostare una sedia a rotelle, controllare un arto artificiale e controllare altri dispositivi.

Il dott. Bin Lui è stato oggetto di particolare attenzione mediatica nel 2013 quando i membri del suo team hanno dimostrato come sia possibile pilotare un robot esclusivamente con la propria mente.

Purtroppo in questa fase hanno anche scoperto che non tutte le persone sono in grado fare tutto ciò abbastanza velocemente imparando l’abilità in tempi brevi. Ecco questo nuovo studio ha senz’altro posto l’accento sul vantaggio che possono trarne le persone che costantemente praticano tecniche meditative.

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