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L'agopuntura per l'obesitàL’agopuntura: metodo naturale per ovviare agli squilibri neurovegetativi, fra le più diffuse cause dell’obesità.

Ormai sono molti anni che l’agopuntura si è affermata in occidente come terapia ufficiale ciò malgrado non sono ancora chiari i suoi campi di applicazione. Anche l’obesità può esserne favorevolmente influenzata vediamo come.

"Avete mai visto un cinese grasso?", così esordisce un bestseller americano, dedicato alla “Via cinese al dimagrimento naturale”, che svela i segreti della invidiabile salute e forma dei cinesi. Non c’è dubbio che i cinesi sono tra le popolazioni meglio alimentate del mondo: la loro cucina, pur essendo apprezzata per la ricchezza ed il gusto raffinato, si distingue per la leggerezza e l’equilibrio perfetto tra carboidrati, proteine e grassi. Le tre perle del regime alimentare cinese sono: il riso, la soia ed il té di erbe.
Il vero segreto è però l’agopuntura: l’unico metodo naturale per ovviare agli immancabili squilibri neurovegetativi che si collocano fra le più diffuse cause dell’obesità.
La peculiarità consiste proprio nella possibilità di controllare il peso forma attraverso il controllo degli stimoli dell’appetito e dalla farne. Stimolando alcuni punti nell’orecchio si è potuto dimostrare una precisa reazione dell’ipotalamo preposto al controllo dei centri della sazietà e della fame.
Molte sono le cause dell’obesità, ma la più comune ed immediata è senz’altro una smodata assunzione di cibo: tralasciando la componente edonistica, il fattore con il quale ci si ritrova immancabilmente a fare i conti è l’irrefrenabile impulso a mangiare.
L’agopuntura, ma anche l’agopressura, offrono la possibilità di controllare l’assunzione degli alimenti, le ansietà, le tensioni interne e le depressioni che sempre accompagnano l’accumulo di adiposità.
L’applicazione della terapia con agopuntura per trattare l’assuefazione al cibo (controllo de! peso-forma), è una innovazione piuttosto recente e deriva dalla scoperta degli straordinari effetti dell’agopuntura nella eliminazione dei sintomi di astinenza nelle terapie per la  disintossicazione dei tossico dipendenti. Da queste esperienze si è arrivati alta messa a punto, negli Stati Uniti, di tecniche agopunturistiche in grado di controllare gli impulsi della fame. Adesso, di rimbalzo, superate le iniziati diffidenze, questa tecnica si va diffondendo anche in Italia.
Il trattamento di agopuntura per l’obesità si articola su diversi piani: agopuntura al corpo, nei casi in cui è necessario agire profondamente sull’attività metabolica del soggetto. Agopuntura nei padiglioni auricolari, una tecnica che non prevede di necessità l’uso degli aghi, essendo sufficiente una impercettibile stimolazione elettrica di punti precisi dell’orecchio. Alla eccitazione dell’orecchio segue poi l’applicazione di minuscoli pallini negli stessi punti per permettere al paziente di stimolarli al momento opportuno durante una intera settimana prima di ritornare per il successivo trattamento. Il tutto deve essere completato da alcuni suggerimenti sull’alimentazione settimanale.
L’agopuntura al corpo si rende necessaria quando i problemi vanno ben oltre il mero controllo dell’appetito e della fame. L’agopuntore farà una diagnosi approfondita delle cause dell’obesità e sulla base della conformazione costituzionale del soggetto, praticherà l’agopuntura mirando a ristabilire quel equilibrio psicosomatico che solo potrà permettere un ritorno ad una forma fisica adeguata.
Tuttavia, qualora l’obeso non presentasse disturbi metabolici rilevanti si potrà procedere adottando la tecnica, tutta americana, degli stimoli auricolari mediante l’uso di pallini di oro o di argento (il primo “eccita” il secondo “seda”), preceduti da una stimolazione dei punti con aghi o addirittura, per coloro che hanno paura, con una micro-quantità di energia elettrica. I pallini, assicurati all’orecchio con nastro adesivo, se pressati nei momenti di culminante nervosismo o appena prima dei pasti, provocheranno lo stimolo necessario che si rifletterà immediatamente sul sistema nervoso, calmando l’appetito o dando un senso di sazietà.
I consigli dietetici dell’agopuntore si indirizzano principalmente a ristabilire l’equilibrio tra cibi Yin e Yang, secondo le necessità del singolo individuo. Possiamo qui limitarci a mettere in rilievo alcuni semplici fatti, derivati dall’analisi della dieta normale della popolazione cinese: la quasi assenza di sale dai carboidrati, che pure costituiscono la parte maggiore della loro dieta: il riso e le verdure. Inoltre, è da dire, la soia, usata per insaporire i cibi, oltre a costituire la principale fonte di proteine (contiene più del doppio di proteine e calorie della carne!), è ricca soprattutto di potassio e solo una irrisoria percentuale di sodio: proprio tutto il contrario del nostro sale. Se consideriamo l’alto contenuto di lecitina della soia, forse potremo spiegarci il segreto della salute e seraficità dei cinesi. La durata dei trattamenti e gli effetti variano assieme alla costituzione degli individui ed in dipendenza della tecnica usata: la tecnica americana consiste in un trattamento alla settimana nell’arco di tre mesi e nell’applicazione dei pallini per la autostimolazione durante i sette giorni di intervallo fra i trattamenti. Questo metodo è il più conveniente e dà risultati che si apprezzano per lunghi periodi. La perdita di peso è naturalmente graduale, non traumatica, e con risultati che si conservano nel tempo. A differenza di ogni altro metodo, l’agopuntura non soltanto permette di ridurre notevolmente la quantità di cibo, di tamponare l’impulso nervoso dell’appetito ma anche di riequilibrare le proprie funzioni metaboliche.
La cosa più interessante dell’applicazione dell’agopuntura ai problemi dell’obesità di origine nervosa, consiste nel fallo che il soggetto può continuare i trattamenti senza l’ausilio dell’agopuntore: il sistema dei pallini nei punti dell’orecchio permette infatti il controllo degli stimoli nervosi ogni qualvolta se ne presenti la necessità. La scelta dei punti varia secondo il profilo della personalità dei singoli: ad esempio, una persona che ha costantemente fame userà il punto chiamato “fame”. Il punto “bocca” invece, verrà usato da persone che hanno bisogno di muovere la bocca costantemente: fumatori, persone che parlano ininterrottamente, persone che mangiano per un impulso incontrollabile ed ingurgitano qualsiasi cosa. Per coloro che invece continuano a mangiare ben oltre lo stimolo della fame, che raccolgono quanto gli altri lasciano, il punto da usare è lo “stomaco”. Per i “cibo-dipendenti”, in particolare di cioccolato, dolci, ecc., il punto sarà il “polmone”. L’ansietà, l’irritazione, l’insicurezza, la noia, le tensioni vengono efficacemente combattute stimolando il punto chiamato “la porta dello spirito” di una persona; l’agopuntura non è altro infatti che l’applicazione pratica di un concetto originale della filosofia cinese che considera l’uomo - nella sua globalità, la cui psiche, quindi, non può essere disgiunta e  guardata separatamente dal suo fisico e viceversa. Ecco perchè i cinesi non soltanto hanno da sempre considerato le emozioni come causa di malattie nel fisico, ma hanno anche curato i disturbi psichici attraverso l’intervento sul corpo, precedendo così di millenni i più recenti indirizzi di psicosomatica.
E’ escluso tuttavia che qualcuno possa trarre vantaggio da queste tecniche se non vi sia una partecipazione attiva e cosciente del soggetto: un bravo e serio agopuntore d’altronde cercherà sempre di coinvolgere il paziente in modo che egli possa auto-controllarsi, attraverso lo stimolo dei punti dell’orecchio, e ritrovare così il proprio equilibrio anche nei momenti di maggior stress: nella pratica, infatti, tranne che non si segua una terapia specifica, rimarrà nel soggetto quella fragilità nervosa che potrebbe vanificare i risultati dell’agopuntura.

 

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