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Il cuore umano e le staminaliFisiologia del cuore: trovata la staminale madre

Uno studio amercinano sulle staminali pubblicato sulla rivista "Nature" ha permesso nei giorni scorsi di individuare la cellula staminale "madre" del cuore umano. Le staminali altro non sono che un particolare tipo di cellule, un tipo primitivo e non specializzato, capace di trasformarsi in ogni altra cellula del corpo umano.

La ricerca sulle staminali è un campo d'avanguardia per la medicina, perché in teoria consentirebbe di riprodurre parti del corpo grazie alle loro cellule staminali embrionali. Finora si ipotizzava la presenza delle staminali in ogni organo, partendo dal fatto che i ricercatori hanno trovato la presenza di staminali nel derma, nel cordone ombelicale, nel liquido amniotico.

Stavolta però ricercatori si sono spinti oltre e hanno trovato una cellula staminale di tipo embrionale capace di trasformarsi nei tre diversi tipi di cellule che formano il muscolo cardiaco. E' una scoperta importantissima, non solo perchè d'ora in poi permetterà di sapere com'è fatto il cuore e quali sono le staminali progenitrici, ma  soprattutto per le sue implicazioni terapeutiche. La cellula da sola non sarà utilizzata come terapia, per la sua capacità di trasformarsi in altri tipi di cellule, ma è possibile trovare delle tecniche di riparazione e rigenerazione dei tessuti cardiaci danneggiati per quei pazienti con problemi congeniti al cuore (cardiopatia congenita), con problemi di cardiopatia cronica, per gli infartuati.

Il capo dei ricercatori dell'Istituto sulla Staminale del Massachusetts General Hospital responsabili di questa scoperta, il dr. Chien, ha dichiarato che l'obiettivo della sua squadra è di ricercare le cellule intermedie, quelle cioè in procinto di diventare muscolo cardiaco, arterie e valvole. Il team ha lavorato interamente con cellule umane, perché ha constatato che il cuore umano funziona diversamente da quello di altre specie animali, come i topi. Il cuore umano è più grosso, e le sue cellule progenitrici hanno una vita più lunga di quelle trovate nel cuore dei topi, che durano solo 48 ore.

Forse, data la durata più lunga di vita delle staminali del cuore umano, la cardiopatia congenita, che colpisce cioè i neonati, potrebbe avere la causa in questo tipo di cellule, e non nel muscolo del cuore finito. Inoltre, al momento è impensabile riuscire a formare un cuore in laboratorio partendo dalle staminali, un procedimento troppo complicato, ma ci sono buone speranze di riuscire a creare parti di cuore, che potrebbero sostituire con il trapianto le zone danneggiate delle perosne cardiopatiche o infartuate. 

Sarà possibile creare delle valvole e impiantarle in un paziente che ha valvole difettose, ad esempio.  

Oppure testare dei farmaci i cui effetti collaterali potrebbero danneggiare il cuore.

Link utili:

I tipi di cardiopatia

Trovata cellula madre del cuore

Il cuore

 

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