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Meteorismo intestinaleLa dieta per il meteorismo intestinale

Pancia gonfia, addome teso e gas intestinale che causa flatulenza, ruttazione e dolori.
Sono i sintomi tipici del fenomeno del meteorismo instestinale.
Per contrastare la formazione di aria nello stomaco e nell'intestino, è possibile attuare semplici accorgimenti nella dieta evitando alcuni cibi e privilegiandone altri. Ecco una guida.

La dieta influisce considerevolmente sul fenomeno del meteorismo intestinale.

Alcuni cibi scatenano una forte produzione di gas (si parla di cibi flatogeni), altri meno.

Ecco alcuni consigli sui cibi da preferire e da evitare ed escludere quando si soffre di meteorismo.

Cibi normoflatogeni
(DA PREFERIRE)
Cibi semiflatogeni
(DA EVITARE)

 Cibi flatogeni
(DA ESCLUDERE)

Carni rosse e bianche
Pesce
Uova
Cereali (tranne il pane)
Verdure (tranne cavolo, rape, cavolfiore, ravanelli, verza, rucola, senape, carote, patate)
Mele, pere e agrumi
Patate
Pane
Cereali integrali
Melanzane

Frutta
Legumi
Cipolle
Bibite gassate
Latte e derivati
Dolcificanti artificiali
Cibi grassi, panna
gomme da masticare

 

Oltre alla dieta, per contrastare il meteorismo, valgono alcune indicazioni:

  • Mangiare con calma masticando lentamente ogni boccone

  • Evitare di fumare (l'aspirare la sigaretta accresce l'accumulo d'aria)

  • Dedicare 30' al giorno all'attività fisica

  • Eliminare quanto più possibile eventuali fonti di stress

  • Non andare a dormire subito dopo mangiato

 

Domande & risposte

Messaggio: perche nonostante abbia eliminato pane pasta zuccheri latte e derivati carne eeccc la mia pancia e gonfia ho 5 chili in piu le feci sono molli e di tutti i colori con cibo non digerito e tendenti al giallo e vado in bagno sempre 2 volte prima e dopo colazione mi scuso non so usare il pc ma ho tanto bisogno d aiuto grazie comunque e saluti
La conoscenza degli alimenti che provocano intolleranza e test specifici per valutare deficit enzimatici di lattasi o altre sindromi malassorbitive possono aiutare ad impostare una dieta corretta, che evita o quanto meno riduce i sintomi manifestati.
La valutazione clinica del medico curante e/o dello specialista è imprescindibile per escludere altre
patologie che producono i malesseri lamentati. L'elenco di queste patologie è lungo e comprende disturbi dell'apparato gastroenterico ed anche di altri apparati. Per esempio, una disfunzione tiroidea può causare anomalie della motilità del tratto digerente, con tutta una serie
di disturbi correlati. Quindi, in breve, prima di fare la diagnosi statisticamente più probabile, che è quella della sindrome dell'intestino irritabile, non si può non
escludere tutta una serie di patologie, partendo da una scrupolosa visita medica e proseguendo con indagini di I°
e, se occorrerà, anche di II° livello. Nel caso della domanda in calce, il paziente potrebbe essere affetto da una
disfunzione biliopancreatica, da un infezione intestinale,da una sindrome malassorbitiva o da una malattia infiammatoria cronica intestinale. Tali patologie vanno escluse con gli opportuni accertamenti.
prof. Antonio Iannetti

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