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Sei in Altre Sezioni » News » Ricerca italiana conferma la relazione tra Morbo di Parkinson e pesticidi
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Il rischio di contrarre la patologia è aumentato sia dalla durata dell’esposizione alle  sostanze chimiche che dalla loro quantità
 


Uno studio italiano ha analizzato i risultati emersi da circa 100 ricerche effettuate in vari paesi del mondo sulla connessione tra diserbanti, solventi e pesticidi e l’insorgenza del morbo di Parkinson.
I dati raccolti mostrano e confermano che l’esposizione a questi prodotti chimici aumenta il rischio di contrarre la malattia in una percentuale variabile tra il 33% e l’80%.
Più in particolare, l’esposizione al paracqua (diserbante) o a mancozeb (fungicida) raddoppia il rischio di insorgenza del morbo di Parkinson.
In generale, il rischio aumenta con l’aumentare della durata dell’esposizione alle sostanze tossiche e della quantità a cui si è esposti.
Come Emanuele Cereda (Policlinico San Matteo Pavia) ha spiegato, questa stretta relazione porta con sé quella tra una vita condotta in campagna e l’insorgenza della malattia; non a caso, vi sono alcune regioni in cui la diffusione del Parkinson è connessa al tipo di attività agricola praticata.

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