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Adulti, quando e per cosa vaccinarsi

vaccini per adultiI bambini non sono gli unici che devono sottoporsi alle vaccinazioni, ma anche gli adulti devono ricordarsi di effettuare i richiami delle vaccinazioni e di proteggersi da: tetano, difterite, papilloma virus, herpes zoster, morbillo, varicella…

 

Tetano e difterite
Per proteggersi dal tetano gli adulti che hanno portato a termine la serie di vaccini in età infantile devono sottoporsi ad una dose unica di dTpa (vaccino tetano+ vaccino pertosse) per prolungare la protezione da difterite, tetano e pertosse ed è sufficiente un richiamo per coprire l’intero arco della vita. Invece, le persone adulte che non sono sicure di aver completato il ciclo di vaccinazione primaria, devono effettuare 3 dosi di vaccino dT (tetano e difterite) e le prime due dosi devono essere somministrate con 4 settimane di distanza l’una dall’altra, mentre la terza trascorsi dai 6 ai 12 mesi dalla seconda. Inoltre una delle prime due dosi di vaccino dovrebbe essere di dTpa. I richiami di questo vaccino devono essere effettuati ogni 10 anni.
Se chi deve fare il vaccino contro il tetano è in stato interessante deve vaccinarsi con il dTpa alla fine del secondo trimestre o nel terzo. Se la donna incinta non è certa di aver portato a compimento la fase vaccinale primaria, cioè quella che si somministra in età infantile, deve ricevere tre dosi di vaccino per il tetano e la difterite. Le prime dosi vengono somministrate a quattro settimane di distanza l’una dall’altre, mentre l’ultima dai 6 ai 12 mesi dalla seconda, inoltre una delle due prime dosi deve essere di dTpa per proteggere la donna anche dalla pertosse.
Il vaccino per il tetano e la difterite possono causare degli effetti collaterali lievi come eritemi o indurimenti della zona in cui è stata realizzata l’iniezione e alle volte febbre.

Papilloma virus umano
Da questo virus a trasmissione sessuale generalmente si guarisce senza conseguenze, ma può essere anche la causa della formazione di carcinoma cervicali, anali e di verruche genitali; per questo motivo è molto importante vaccinarsi.
Per proteggersi dal papilloma virus esistono due tipi di vaccino: uno bivalente consigliato alle donne e uno tetravalente adatto ad entrambi i sessi.
L’età giusta per vaccinarsi è dai 18 ai 26 anni e il vaccino viene somministrato in tre dosi, per il vaccino bivalente la seconda dose viene somministrata dopo un mese dalla prima e la terza trascorsi 6 mesi, mentre per il vaccino tetravalente la seconda dose è effettuata dopo 2 mesi e la terza passati altri 6 mesi.
Per quanto riguarda le iniezioni di richiamo non sono raccomandate, in quanto ancora non è stata accertata la validità della durata del vaccino del papilloma virus.
Come ogni vaccino, anche con questo si può incorrere in qualche complicanza come: dolore, eritema e gonfiore, solo in rari casi i soggetti sono stati costretti ad interrompere il ciclo vaccinale. Altra rara complicazione che hanno manifestato giovani adulti è la sincope. Proprio per la possibilità del presentarsi di queste complicanze si tende a far restare in osservazione i soggetti 15 minuti dopo il vaccino da papilloma virus.

Varicella
Tendenzialmente il vaccino della varicella viene somministrato nei bambini, ma gli adulti che non hanno avuto la varicella da piccoli o non si sono vaccinati dovrebbero assolutamente farlo perché questa malattia può comportare diverse complicanze e si presenta più grave se i soggetti infettati sono adulti.
Le dosi di vaccino consigliate per gli adulti sono due e la seconda deve essere effettuata con 4 settimane di distanza dalla prima. Se la persona adulta che si deve sottoporre alla vaccinazione contro la varicella è in stato interessante è consigliabile che aspetti di aver partorito, mentre nei pazienti immunosoppressi è altamente sconsigliata.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali del vaccino del morbillo negli adulti sono stati riscontrati varie reazioni come rash cutaneo e febbre.

Herpes Zoster
Per evitare di essere infettati dall’Herpes Zoster (malattia causata dal virus della varicella che rimane presente nell’organismo anche dopo la guarigione, e trasferendosi nelle cellule nervose provoca quello che comunemente viene chiamato Fuoco di Sant’Antonio), si può decidere di vaccinarsi. Il vaccino dell’Herpes Zoster è disponibile solo negli Stati Uniti dove viene consigliato agli uomini di età superiore ai 50 anni e viene somministrato tramite un’unica iniezione. Tra gli effetti collaterali provocati da questo vaccino i più comuni sono eritemi, dolore e prurito che si manifestano nella zona cutanea in cui è stato iniettato il vaccino. Il vaccino per l’Herpes Zoster è composto da una piccola quantità di virus vivi di questa malattia infettiva, per tanto la vaccinazione è sconsigliata per le donne incinta e per gli immunosoppressi.

Morbillo, Rosolia, Parotite
Il vaccino per queste malattie infettive è consigliato a tutti gli adulti che non hanno manifestato queste patologie, tranne che alle donne incinta e nei pazienti immunodeficienti, perché il vaccino per il Morbillo, la Rosolia e la Parotite è composto da virus vivi attenuati. Generalmente viene somministrato tramite un un’unica iniezione, ma per le persone che abitano in zone in cui è presente una grave epidemia si preferisce optare per due dosi di vaccino somministrate a distanza di 28 giorni.
Tra gli effetti collaterali riscontrati nei pazienti che si sono vaccinati, i più comuni sono: il manifestarsi di dolore ed eritema intorno alla zona in cui è stata effettuata l’iniezione, febbre e rush cutaneo. Per quanto riguarda le donne si è manifestata anche l’artralgia (infiammazione di un’articolazione) transitoria nel 25% dei casi.



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